Inquinamento da lamentele
Pubblicato
3 anni fa
Sappiamo ormai da tempo come molte sostanze presenti nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo e nel cibo che mangiamo siano dannose, e a tutti gli effetti velenose, per il nostro corpo.
La straordinarietà del nostro corpo umano trovo stia nel fatto che, almeno fino ad un dato quantitativo, sia perfettamente in grado di gestire queste sostanze nocive. Sia in grado di isolarle ed espellerle o accumularle in qualche luogo non dannoso per il resto del sistema.
Ma il troppo stroppia, si sa! Superata la soglia, il corpo comincia ad entrare in crisi, ad andare in sofferenza, fin anche ad ammalarsi, delle volte in modo irrimediabile.
Fortunatamente, spesso, è anche in grado di guarirsi, di eliminare i veleni e aggiustarsi, all’unica condizione che smettiamo di introdurre sostanze a lui non gradite, dando così il via ad una sorta di programma di pulizia interna.
Se scegliere l’aria da respirare è spesso molto difficile, risulta più semplice scegliere il cibo che mangiamo: ti consiglio dunque di prediligere cibo naturale, vegetale, non trattato con strani intrugli chimici e possibilmente acquistato presso persone di fiducia.
E a proposito del biologico trovo curioso come nei supermercati si sia avvertito il bisogno di specificare quando il cibo è biologico (bio, dal greco bios, vita) e a questo punto mi vien da domandarmi: il resto del cibo, il non-bio, cos’è?
Ma non solo il corpo corre il rischio di venire saturato dalle sostanze inquinanti: esiste infatti un inquinamento invisibile, ma altrettanto dannoso per la nostra mente!
Questo inquinamento io lo definisco inqui-lamento e, come suggerisce la parola stessa, è composto dalle lamentele, dalle parole negative e distruttive che ogni giorno molti di noi riservano a sé stessi. E dalle lamentele che udiamo dalle persone che ci stanno attorno.
Molti reagisco ad un’avversità lamentandosene o dandosene la colpa, anche e soprattutto quando di colpe non ce ne sono. E piuttosto che prendere in mano la situazione e cercare di indirizzare le proprie energie per la risoluzione del problema, preferiscono scegliere la via della dispersione energetica attraverso la lamentela.
Ma se io ho 100 di energia e ne uso 80 per lamentarmi, me ne rimarrà ben poca per superare l’ostacolo…
Quindi il fatto che ‘il lamentarsi’ non sia una buona strategia, anzi che non sia affatto una strategia, proporrei di darlo per assodato.
Le neuroscienze (che si occupano di ricerca nei diversi ambiti delle scienze biologiche) ci spiegano molto bene come:“…esista una comunicazione bidirezionale fra i tre sistemi endocrino, immunitario e neuropsicologico. E le corpose basi teoriche e sperimentali rappresentano il cardine dell’interazione dell’assetto neuropsicologico e psico-emotivo con la sfera chimico-fisica e organica della vita biologica…”
Hanno cioè dimostrato a tutti gli effetti, con metodo scientifico, che esiste una diretta relazione bidirezionale, tra psiche e sistemi biologici. Di come la mente possa influenzare il corpo e la sua bio-chimica e tutti i suoi organi. E viceversa.
Ora, nel 2021, abbiamo l’assodata conferma scientifica del mens sana in corpore sano tanto amato dai latini e di quanto scritto nei testi indiani 4500 anni fa.
Sappiamo che il lamentarsi non solo non risolve il problema, ma addirittura ne possa creare degli altri, che a loro volta ne creeranno altri ancora e così via. Almeno finché non troveremo il coraggio di spezzare questo dannoso effetto domino, prendendo in mano la situazione ed iniziando a costruire il nostro benessere.
In primis smettendo di inquinare il nostro corpo e la nostra mente con lamentele e parole negative e poi scegliendo di circondarci prevalentemente di persone che possano contribuire ad accrescere con gioia e con amore il nostro livello di salute fisica e benessere spirituale. Cioè che parlino bene di noi e che usino un linguaggio positivo, che non passino il loro tempo a scaricare su di noi i loro problemi e il loro disagio, senza avviare nessuna procedura reale e concreta di risoluzione del problema.
Qualche mese fa un'amica, Suema, mi ha suggerito la parola “inquina-mente” e mi ha fatto ricordare questa frase pronunciata dal Mahatma Gandhi:
Non permettere a nessuno di camminare nella tua mente con i piedi sporchi.
E, aggiungo io, non farlo nemmeno tu.
Fuori e dentro, il viaggio continua.
namaste
Per approfondire, puoi leggere: