Ildegarda di Bingen: ecco cosa mangiare per mantenere la salute
Pubblicato
1 anno fa
Bruno Brigo
Medico, specializzazione in Medicina Interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di medicina integrata
Quali alimenti favorire e quali evitare per contrastare la nascita delle malattie
L’attuale regime alimentare è caratterizzato da estremi, sia in eccesso che in difetto. Da un lato si consumano troppi zuccheri, grassi e carne rossa, dall’altra l’assunzione di fibre alimentari è insufficiente. Per ridurre le conseguenze negative sulla salute, i nutrizionisti propongono di orientare le nostre scelte alimentari valorizzando cereali integrali, legumi, ortaggi, frutta. In questo contesto la cura di Ildegarda, proposta oltre 800 anni fa, è di nuovo attuale.
Scegliere alimenti salutari
La conoscenza della vera natura del cibo consente di non scegliere quello dal gusto gradevole ma, piuttosto, quello migliore per la salute dell’unità corpo-anima. Ildegarda esorta, dunque, a individuare gli alimenti nocivi e gli alimenti sani, eliminando i primi e privilegiando i secondi.
Nutrirsi con cibi ricchi di energia vitale
Per Ildegarda dobbiamo imparare a scegliere prodotti freschi, di stagione, integrali, biologici, ricchi di energia vitale o Viriditas. Con la parola Viriditas Ildegarda indica tutte le energie vitali creative, dinamiche e in continuo divenire operanti nel mondo minerale, vegetale, animale e umano. Per Ildegarda la malattia è mancanza e secchezza (Ariditas), è l’assenza di Viriditas. L’energia vitale può essere nutrita da un comportamento in sintonia con i ritmi della natura e da un’alimentazione corretta. Dal momento che il nostro organismo vive secondo i ritmi propri della natura, anche la nostra alimentazione dovrebbe adattarsi alle stagioni. Frutta e verdura raccolte prima del tempo, per Ildegarda, risultano parzialmente prive di energia vitale (Viriditas).
Farro, il super-alimento
Nei suoi scritti Ildegarda descrive le forze curative di sette tipi di cereali diversi, tra i quali il farro spelta riveste il ruolo più importante. Ildegarda scrive: «Il gran farro (spelta) è il migliore dei cereali ed è caldo, grasso e forte ed è più mite di altri cereali dà a chi lo mangia una buona carne e un buon sangue, rende allegri e dà gioia allo spirito umano. E comunque lo si mangi, sia nel pane, sia in altre pietanze, è buono e mite. E se qualcuno è così malato da non poter mangiare per la malattia, prenda i chicchi interi della spelta […] e la spelta lo guarirà internamente come un unguento buono e salutare».
Oggi le ricerche confermano le osservazioni di Ildegarda sul farro che è fattore di crescita, anticancro, favorisce l’aumento delle cellule staminali, a partire dalle quali l’organismo può produrre tutte le cellule del corpo, ha indice glicemico ridotto, fornisce carboidrati complessi, la resistenza e il buon umore, apporta proteine per la rigenerazione dei tessuti. lldegarda intuisce come l’intestino non assicuri semplicemente l’apporto di nutrienti, ma agisca anche su emozioni e funzioni cognitive, attraverso le influenze dirette sul cervello (asse intestino-cervello).
I “biscotti della gioia”
La ricerca della condizione di salute e felicità porta Ildegarda a indicare alcuni cibi che favoriscono il senso di benessere. Tra tutte le ricette proposte la più nota è certamente quella dei cosiddetti “biscotti della gioia”: «Prendi della noce moscata e, in uguale peso, della cannella e un po’ di chiodi di garofano […] e trasforma questi ingredienti in modo da ottenere una polvere. Poi, con questa polvere e con fior di farina e poca acqua fa’ dei tortini e mangiali spesso. La noce moscata placa ogni amarezza del tuo cuore e della tua mente, apre il tuo cuore e i tuoi sensi debilitati, rende lieta la tua mente, purifica i tuoi sensi, diminuisce in te tutti gli umori nocivi, dà al tuo sangue buon nutrimento e ti fortifica».
Cosa scegliere a tavola
Alimenti considerati dannosi da Ildegarda
Alimenti crudi, carne suina, cetriolo, cipolla cruda, fragola, funghi, latte vaccino, lenticchia, maiale, miglio, mirtillo, orzo, pesca, porro, prugna, scalogno, solanacee.
Alimenti ritenuti salutari da Ildegarda
Aceto, aglio, agnello, avena, birra, burro, carne di vitello, carote, castagna, cavolo, ceci, cereali, ciliegie, cipolla cotta, coniglio, crescione, datteri, fagioli, farro, fava, finocchio, frumento, lampone, latticini, lattuga, limone, mandorla, manzo, mele, melone, miele, mora, noce, pera, pesci (salmone, trota, pesce azzurro), piselli, pollo, rafano, rapa, ribes, sale, sedano, sedano rapa (cotto), spezie (noce moscata, cannella, cumino galanga, curcuma, zenzero), uova, uva, zucca.