Il Percarbonato, questo utilissimo ma sconosciuto prodotto
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6 anni fa
Chiedete a una casalinga “doc” cosa usa per sbiancare e igienizzare bucato, stoviglie e ogni genere di accessorio per la casa... vi elencherà una serie di prodotti che si acquistano in un normale supermercato: dalla comune candeggina, allo smacchiatore visto in pubblicità, che promette di far sparire le macchie in un solo colpo (e che rende il bucato più bianco che non si può), al noto additivo disinfettante il cui nome infonde tanta sicurezza, ricordandone l’uso ospedaliero...
Provate ora a chiederle cos’è il Percarbonato e a cosa serve... non vi stupirà osservare sul suo volto un’espressione interrogativa.
La pubblicità ha nel tempo instillato nel nostro cervello l’assoluto terrore dei germi e batteri che possono nascondersi in casa e causare problemi di salute, specie se ci sono bambini, e che ogni cosa non è realmente pulita se non è di un bianco abbagliante. La realtà, invece, è che i tradizionali sbiancanti e igienizzanti possono avere un impatto notevole sugli ambienti acquatici e anche sulla nostra salute. Meglio, allora utilizzare prodotti completamente naturali e a basso impatto, proprio come il Percarbonato!
Cos’è il Percarbonato di Sodio e per cosa si usa
Il Percarbonato di Sodio si presenta come una polvere bianca, che a contatto con acqua, a temperatura superiore ad i 40 °C, si scioglie, liberando ossigeno, la cui azione sbianca, smacchia e igienizza il bucato (e non solo). È da utilizzarsi insieme al detersivo nella vaschetta della lavatrice o da solo per il prelavaggio o per l’ammollo del bucato a mano.
Percarbonato di Sodio puro: quali problemi
Il Percarbonato di Sodio in formula pura, può, tuttavia comportare qualche problema: una volta che ha liberato l’ossigeno contenuto, lascia nell’acqua di lavaggio dei sali di Carbonato di Sodio, che si depositano nelle trame dei tessuti, indurendoli, rendendoli fragili e fastidiosi sulla pelle. Se ne accorgono bene le mamme che utilizzano pannolini lavabili che, utilizzando spesso il Percarbonato di Sodio puro per sbiancare e igienizzare, vedono “indurirsi” e rovinarsi sempre di più i pannolini.
Un altro problema tipico del Percarbonato di Sodio puro è dato dal fatto che è una molecola instabile e quindi, anche se non sciolto nell’acqua, cede lentamente e continuamente l’ossigeno, perdendo efficacia nel tempo.
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Come scegliere la formula giusta
Per risolvere questi inconvenienti, è sempre preferibile scegliere un Percarbonato potenziato con sequestranti ecologici, che ne migliorano la stabilità, rallentando la perdita di ossigeno, e addolciscono l’acqua di lavaggio, migliorando l’efficacia del detersivo e permettendo l’uso di un quantitativo ridotto, a tutto vantaggio del risparmio casalingo!
Sarebbe sempre bene verificare in etichetta, che la formula non contenga sbiancanti ottici, potenziali allergizzanti in caso di pelli delicate e sensibili e scarsamente, o per nulla, biodegradabili.
Attenzione ai sequestranti!
Come abbiamo visto i sequestranti, aggiunti alla formula del Percarbonato sono indispensabili ma attenzione! Alcuni noti sequestranti, come le zeoliti (che si trovano facilmente anche in alcuni detersivi ecologici e nei detersivi tradizionali per rendere l’acqua meno dura), sono insolubili e non solo intasano i tubi di scarico formando delle incrostazioni bianche e “gessose” ma si depositano sui fondali degli ambienti acquatici, impedendo la vita di flora e fauna!
È preferibile quindi scegliere formule con sequestranti ecologici, come i Silicati, che sono completamente solubili e a basso impatto ambientale.
Ricordiamo, quindi, che nel caso dei pannolini lavabili, per esempio, a contatto continuamente con la delicata pelle dei bambini, la formula potenziata è l’ideale! Occhio, quindi alla scelta del Percarbonato: se scegliete quello giusto, i capi risulteranno non solo più puliti, bianchi e senza macchie ma anche morbidi e gradevoli!