I metodi migliori per l'assunzione dei semi di lino
Pubblicato
4 anni fa
Roberta Favazzo
Web editor e foodblogger
I semi di lino sono ricchi di benefici. Ma quali sono i modi migliori per assumerli e, soprattutto, per approfittare al meglio delle loro proprietà benefiche?
Per capelli, per la stitichezza, per dimagrire: gli scopi per i quali si consumano sono molteplici, ma ciò che conta è che non basta ingerirli per poterne godere. Già, perché se non masticati correttamente, possono non essere digeriti, sono talmente piccoli da passare praticamente intatti nell’intestino.
Il rischio, in sostanza, è quello di espellerli da non digeriti, senza assorbirne i nutrienti.
Ecco tutti i consigli utili a riguardo.
In questo articolo parliamo di...
Come assumere i semi di lino
Il più semplice ed efficace metodo per consumare i semi di lino prevede che vengano macinati.
Essi sono caratterizzati da un alto contenuto di lignina che può transitare nell’intestino senza essere assorbita. Il nostro organismo non possiede enzimi capaci di digerire tutti i componenti della cellula vegetale. Da qui l’esigenza di macinare i semi di lino per rendere biodisponibili i nutrienti in essi contenuti. Ovvero, tra gli altri, le fibre e gli acidi grassi omega 3.
Vanno preferibilmente consumati crudi e macinati sul momento, per evitare che l’aria e il calore alterino le funzioni degli acidi grassi che contengono.
Come macinare i semi di lino
Nonostante siano reperibili in commercio già polverizzati, è possibile acquistarli interi per poi macinarli all’occorrenza. Esistono dei macinini appositi, solitamente in vendita nei negozi di casalinghi o nei centri commerciali, nel reparto casalinghi. In alternativa si può utilizzare il macinacaffè o pepe.
Indipendentemente dal metodo prescelto, i semi di lino macinati possono essere conservati all’interno di un contenitore ermetico in frigo per un massimo di 1 settimana.
I nostri macinini
Come utilizzare i semi di lino macinati
Una volta macinati, i semi di lino possono essere gustati in diversi modi. Ciò che bisogna sapere è che sanno leggermente di nocciola, tenetelo in conto in base alle ricette che dovrete realizzare.
Ecco alcune idee sane e semplici per assumerli integrandoli nella propria alimentazione quotidiana.
- Si possono unire ai cereali nel latte o al porridge al mattino a colazione.
- A proposito di colazione, sono tra gli ingredienti della crema budwig.
- Si possono unire ai frullati di frutta (ne basta 1 cucchiaio dosato da interi) da aggiungere ad un bicchiere di frullato.
- Si possono unire allo yogurt, con o senza frutta o secca a pezzetti, per uno spuntino sano.
- Si possono aggiungere alle macedonie di frutta fresca e secca, ma anche al muesli o alla granola fatti in casa.
- Sono ottimi all’interno degli estratti e dei centrifugati.
- Si possono aggiungere all’impasto delle barrette fatte in casa.
- Si possono unire alle insalate di tutti i tipi semplicemente spolverandoli sopra al momento di condirle.
- Panature: si possono mescolare al pangrattato quando si preparano delle cotolette o delle ricette gratinate. Pesce, carne, verdure, stanno bene con tutto.
- Zuppe e minestre. Regalano un leggero sapore di nocciola alle vellutate di verdure, ortaggi e legumi e al minestrone.
- Si possono spolverare sopra i contorni di verdure sia cotte che crude (come i carpacci, ad esempio). Zucchine, peperoni, zucca, cavolfiore, non ci sono limiti.
- Si possono unire all’hummus di ceci o di altri legumi.
- Si possono aggiungere a diverse salse.
- Spezzatini e stufati di ogni tipo: li arricchiscono di gusto e regalano preziose proprietà nutritive.
- Polpette, polpettoni e hamburger. Vanno bene anche con quelli vegetali. Basta unirli all’impasto e procedere con la ricetta di turno.
- Pane e prodotti da forno. Si abbinano bene all’impasto del pane, della pizza, delle focacce ma anche delle brioche, dei biscotti, dei muffin.
- Infine, si possono usare come addensante.
I semi di lino macinati sono tossici?
Si tratta di un dubbio diffuso tra chi è solito assumerli o vorrebbe farlo.
Tutto parte dal fatto che i semi di lino contengono una sostanza chiamata cianogeno la quale di per sé non è tossica. Può diventarlo, però, se si associa ai composti dello zolfo nel corpo. In questo caso può dare vita al cianuro, che come ben sappiamo è tossico (in particolare per chi soffre di tiroide ed ancora di più in chi fuma). Chi rientra in queste categorie dovrebbe limitarne il consumo.
In genere invece il consumo consentito è di due cucchiai al giorno.
La nostra selezione di semi di lino