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I benefici della lettura

Pubblicato 1 anno fa

Marcello Ferrara Corbari
Autore, scrittore e musicista

Scopri perché leggere - a qualsiasi età - ci fa stare meglio, migliora le nostre capacità cognitive e le soft skills e aiuta a creare un mondo, esterno e interiore, migliore

Esiste un luogo, raggiungibile in qualunque momento, in cui ciascuno di noi può ritrovare serenità e armonia, ricongiungendosi con se stesso e col tesoro (a volte trascurato) della propria interiorità.

Quel luogo è il libro. Un giardino tascabile la cui lussureggiante varietà di piante, più o meno esotiche all’occhio della nostra mente, ci abbraccia in un arabesco di pensieri ed emozioni che si rinnovano a ogni nuova lettura. O anche un forziere i cui cimeli non smettono mai di lasciarci sbalorditi, vuoi per l’ingegno vuoi per la maestria degli artigiani che li hanno sapientemente forgiati nello splendore dei metalli più rari e preziosi. O infine il libro come archetipo del viaggio: veliero in grado di farci salpare ogni volta verso terre meravigliose e inesplorate.

Vediamo quali sono i benefici della lettura e perché dovrebbe essere un’attività da praticare ogni giorno e a qualsiasi età.

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Indice dei contenuti:

Il libro: il rimedio per tutti i mali

Leggere fa bene e le tante metafore sulla lettura e sui benefici del leggere sono lì a confermarlo, offerte come pegno d’amore da parte di una strana specie di creature, gli scrittori, che proprio sulla passione smodata per i libri hanno fondato la propria vita. Ma non occorre essere scrittori di professione per riuscire ad apprezzare appieno i benefici della lettura. Che sono numerosi ed evidenti, lapalissiani potremmo dire, nella loro efficacia sia sul breve che sul lungo periodo.


A qualunque età la si pratichi, infatti, qualunque sia il nostro orientamento filosofico, politico, religioso, sessuale o quant’altro, la lettura è un vero e proprio toccasana sia per il nostro cervello che per il nostro spirito. 


Non a caso gli antichi greci consideravano il libro come il "pharmacon" per antonomasia, ossia il medicamento insostituibile in grado di lenire i dolori dell’anima e conseguentemente anche quelli del corpo.

Perché leggere fa bene al cervello e lo mantiene “in forma”

Giovane uomo steso su un'amaca mentre legge un libro

A livello cerebrale la lettura costituisce un autentico training di potenziamento e buon mantenimento di numerose funzioni cognitive. L’atto del leggere infatti coinvolge diverse aree del cervello davvero importanti per la salute del nostro organismo nel suo complesso: 

  • l’area di Broca, ad esempio, ossia quella regione della corteccia adibita alla comprensione del linguaggio (parlato e scritto) e alla conseguente elaborazione di un pensiero autonomo; 
  • il lobo frontale sinistro e in generale tutto l’emisfero preposto alle funzioni logiche; 
  • e naturalmente la zona specializzata nella visualizzazione e anche nella creazione d’immagini mentali.

Inoltre, in senso più esteso, leggere contribuisce alla buona tenuta della memoria e alla sua costante espansione in termini di neuroplasticità (vale a dire la ricreazione costante di nuove sinapsi), stimola enormemente la creatività e la fantasia, aiuta a potenziare la concentrazione e la capacità di problem-solving

È anche di grande spunto per una valutazione efficace delle situazioni sociali in cui quotidianamente siamo immersi e come viatico per i processi di autoanalisi dei nostri comportamenti.

Benefici a livello psichico: la mappa per comprendere noi stessi e i nostri sentimenti

A livello psichico e  “spirituale” la lettura funziona come una lente d’ingrandimento in grado di aiutarci a  “vedere” un maggior numero di particolari nel grande affresco della nostra interiorità e conseguentemente anche in quella degli altri. 

Arricchendo il nostro bagaglio linguistico ci permette di dare un nome ai sentimenti che proviamo, in modo da poterli oggettivare e valutare con maggior distacco, senza  subirne passivamente la forza trascinante, alle volte drammaticamente distruttrice. Questo processo è valido a tutte le età della vita, per questo motivo la lettura è da intendersi come una pratica positiva in grado di accompagnare e sostenere l’individuo in ogni momento della propria esistenza, dall’infanzia passando per l’età adulta fino agli ultimi anni della maturità. 

A tutto ciò si aggiunga il fatto che la lettura rappresenta una fonte assolutamente non sottovalutabile di rassicurazione rispetto a un’ampia varietà di sentimenti che possiamo provare e di problematiche in cui possiamo nostro malgrado imbatterci nel corso della vita, che  Li ritroviamo rappresentati sulla pagina per mezzo di situazioni e personaggi di fantasia che però svolgono una funzione psicologica molto importante e costruttiva. 


Il libro funziona in questo senso come uno specchio in cui il lettore può osservarsi e nella cui immagine riflessa può trovare conforto, rendendosi conto di non essere solo nelle proprie difficoltà e nei propri dubbi. 


Accorgersi che molte altre persone prima di noi hanno vissuto o stanno vivendo situazioni simili alla nostra (persone anche considerate di spiccata intelligenza, come gli autori più affermati) ci permette immediatamente di percepirci come meno soli e ci dona più fiducia verso il nostro prossimo. Le barriere della solitudine crollano o comunque vi si aprono importanti brecce. Per questo la lettura è fortemente consigliata fin dalla più tenera età, perché i benefici della lettura nei bambini e negli adolescenti vanno di pari passo con gli ostacoli e con i traguardi che quelle giovani menti in particolare si trovano quotidianamente ad affrontare, in un processo di crescita e autoanalisi continua e indubbiamente molto pressante.

Leggere fa bene, inoltre, perché stimola nel lettore l’empatia, la tolleranza verso chi è diverso da noi e la comprensione delle motivazioni altrui. Perlomeno sulla carta, per usare un gioco di parole. Atteggiamenti e visioni del mondo spesso molto diverse dalle nostre ci si fanno più vicine e consonanti. 

La lettura ci presenta un vasto campionario di individualità e di comportamenti, che si sviluppano e si chiariscono nel corso di una narrazione ben strutturata, e tutto questo contribuisce ad allargare i nostri orizzonti mentali e la nostra visione del mondo. In un’ottica di inclusività che non stona nei nostri tempi moderni.

Donna che gira la pagina di un libro

Leggere a voce alta: il toccasana per chi legge e per chi ascolta

Raccontare storie ai bambini, leggere storie ad alta voce come abitudine prima di dormire o in qualsiasi altro momento ricreativo della giornata, rafforza il legame affettivo con gli adulti di riferimento e chiarisce la visione che il bambino ha di sé. 

Si tratta senza alcun dubbio di una modalità conoscitiva privilegiata, quella della narrazione, che aiuta i più piccoli ad elaborare pensieri e sentimenti propri con l’aiuto di una guida adulta, costituendo una vera e propria alfabetizzazione emotiva che costituirà per loro un vero e proprio bagaglio di utilissimi attrezzi conoscitivi da portare con sé (e utilizzare) per tutto il resto della propria vita. Un momento imprescindibile nella formazione di ogni piccolo uomo o donna del futuro. 


In ogni racconto troviamo infatti delineato un microcosmo in cui sono rappresentate situazioni reali o fortemente verosimili dal punto di vista psicologico (anche quando si tratta di mondi prettamente fantastici come quelli delle fiabe o dei romanzi d’avventura). 


Tali rappresentazioni hanno però il vantaggio fondamentale di essere come  “depotenziate” dal punto di vista dell’impatto psicologico puro, rimanendo nell’area dell’immaginario e non del vissuto in prima persona. Ciò permette a chi le attraversa di immedesimarsi in esse con diletto ed anche con grande intensità ma senza restare troppo scosso dagli avvenimenti narrati, vivendo le situazioni con un grado di distacco critico che permette alla razionalità di dispiegarsi pienamente, padroneggiando le situazioni emotive con maggiore equilibrio.

Inoltre la lettura è un ottimo calmante: numerosi esperimenti hanno messo in luce come leggere (o ascoltare storie lette per noi da altri – e in ciò rientra anche la fruizione di audiolibri) favorisca il rilassamento muscolare e distragga dai problemi spiccioli del quotidiano. Secondo una ricerca condotta dall’Università del Sussex è stato costatato come dopo soli 10 minuti di lettura i livelli ormonali responsabili dello stress calino di circa il 60%, infondendoci calma e tranquillità (Dr. David Lewis “Galaxy Stress Research,” Mindlab International, Sussex University, 2009)

Per questo motivo la pratica della lettura serale, a tutte le età, è considerata un facilitatore del sonno e di un corretto riposo.  

Leggere ad alta voce per sé o per gli altri, come accade per la pratica della lettura in senso lato,  aiuta in molti casi a fissare meglio i concetti, comprendere in maniera più approfondita i ragionamenti espressi o le molte nuance emotive che si trovano condensate nei dialoghi tra i personaggi. Anche ripetere tali concetti ad alta voce, nel caso si utilizzi il libro come strumento di studio o di lavoro, incrementa la capacità del nostro cervello di trattenere le informazioni, fissandole in modo più vivido grazie anche all’uso del suono associato ai segni alfabetici.

Nonna che legge un libro alla nipotina, benefici della lettura a voce alta

Ritrovare calma e serenità fra le pagine di un libro

Non importa se a farci prendere il largo sia un libro di narrativa fantastica o se si tratti invece di un romanzo poliziesco o di un racconto squisitamente sentimentale o ancora di un manuale di crescita personale: ciò che conta è che immergendosi nella lettura la nostra mente torna a quel porto sicuro che è la quiete della nostra interiorità quando non è disturbata dai marosi delle molteplici turbolenze della vita. 

Un fattore da tener sempre presente, per quanto riguarda i libri che scegliamo, è che essi ci devono appassionare e coinvolgere. Che non siano cioè un mero esercizio di lettura, meccanico, per far passare il tempo. 

Esistono diversi modi in cui ci si può relazionare con la pagina: alcuni di noi la intendono come evasione e come immersione in mondi fantastici, altri come momento di riflessione e di analisi delle situazioni che via via si delineano sulla pagina. In entrambi i casi leggere deve rappresentare un’esperienza arricchente: una modalità indiretta ma altamente funzionale di conoscere il mondo e di approfondirne alcuni suoi elementi.

Tale meccanismo di scoperta e di riscoperta è pressoché inesauribile. Per questo leggere fa bene a ogni età ed anche le riletture di testi già conosciuti possono rappresentare momenti preziosi. Rileggere un libro già attraversato è una maniera per rimettersi in contatto con il nostro io passato, vedere quanto e in che modo siano cambiati i nostri gusti e le nostre credenze, anche quelle che credevamo incrollabili, a volte. 

Inoltre la lettura nella terza età è un alleato davvero prezioso contro le malattie neurodegenerative come la demenza senile o il morbo di Alzheimer. Leggere, dunque, anche per restare più sani. Parafrasando il noto adagio: un capitolo al giorno, leva il medico di torno. A meno che il medico in questione non sia il bel dottor Zivago.

Alcuni dei libri più venduti su Macrolibrarsi:


Ultimi commenti su I benefici della lettura

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 12/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 12/05/2025

La lettura è un bene che va salvaguardato perché affina tutte le nostre capacità di apprendimento e ne stimola altre. Da giovani magari non si apprezza molto ma con il tempo e imparando ad amare un certo filone da fare proprio si apprezza molto di più.

Lia M.

Recensione del 08/12/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/12/2024

Tema abbastanza classico ma trattato qui in maniera non "detta e ridetta". La lettura certe volte viene sottovalutata, quando invece apporta benefici innumerevoli; non andrebbe inculcata bensì andrebbe "offerta", diventando una scelta quasi libera

Baristo T.

Recensione del 22/07/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/07/2024

Sono pienamente d'accordo su tutto. E' proprio quello che provo ogni volta che leggo e leggo di tutto arrivando anche a 7 o 8 libri la settimana, dagli scientifici agli storici, passando per gialli (oggi detti thriller che fa più figo!) ai romanzi, va bene tutto l'importante è apprendere quel che si legge nel migliore dei modi.

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