Fai fatica a prendere sonno?
Pubblicato
4 anni fa
In questi mesi assai particolari addormentarsi e godere di un bel sonno sembra essere anche più difficile del solito.
Andare a letto rilassato e sprofondare nel caldo abbraccio di Morfeo sembra essere un lontano ricordo?
In questo articoletto cercherò di fornirti delle risposte, di analizzare il sonno e ti darò anche alcune indicazioni su come favorire un sonno rilassato e ristoratore.
Dormire è una scelta
Che il periodo (aprile 2021) sia complicato mi pare superfluo dirlo, ma in realtà già qui c’è la prima scelta da fare: scelgo di continuare a dormire male dando la colpa al periodo o me ne infischio del periodo e trovo una soluzione per il mio benessere?
La domanda potrebbe sembrare retorica e sarebbe bello che lo fosse, ma di fatto non lo è. Spesso, troppo spesso, ci limitiamo a dare le colpe a ciò che ci circonda senza accorgerci che siamo noi stessi a permettere a quelle cose di entrare dentro di noi.
Le navi non affondano perché c’è acqua intorno a loro. Le navi affondano quando l’acqua entra in loro. Non permettere che le cose che accadono intorno a te entrino in te e ti facciano affondare.
Sun Tzu
Conviene, per vivere bene, essere come la nave che, anche se a volte viene sballottata qua e là, continua a galleggiare nel mare delle difficoltà e delle intemperie.
Se non riesci a dormire bene non è il materasso che devi cambiare, ma la tua quotidianità.
Non è a causa del materasso che non dormi bene, ma della tua vita piena di input. Non devi ricorrere al Memory Foam, ma piuttosto al memory FORM! Cambia la tua forma mentale, rendila più lineare, semplice e leggera.
Addormentarsi in maniera dolce e consapevole
Le nostre giornate sono piene di input, la nostra mente è iper-attivata per moltissime ore e quindi fa molta fatica a rilassarsi.
Ad un’automobile che viaggia a 300 km/h sarebbe impensabile chiedere di arrestarsi completamente in 5 metri. Nello stesso modo è impensabile chiedere ad una mente che viaggia a mille all’ora per tutto il giorno di arrestarsi in 3 minuti.
Potrebbe succedere che per la stanchezza del corpo ti addormenti sì in 3 minuti, ma poi, appena quella super stanchezza passa, iniziano le tue notti agitate.
Il primo passo è andare a letto con l’idea di dormire.
Senza televisione accesa, senza cellulare, ma rallentando lentamente gli input esterni, silenziandoli dolcemente uno ad uno. Lasciando andare ogni singolo pensiero della giornata, magari sfruttando anche il respiro consapevole.
Quando ti accorgi che sta arrivando un pensiero e che lo stai inseguendo, fermati, fai un passo indietro e lascialo andare. Immagina che il tuo respiro lo accompagni dolcemente all’uscita, come una leggera brezza marina che dissipa le nuvole riportando il cielo al suo splendido e limpido azzurro.
Un altro metodo potrebbe essere quello di spostare l’attenzione sul corpo.
Ascolta ogni singola parte del tuo corpo: parti dai piedi e lentamente sali fino alla testa. Ascolta come ogni parte appoggia al materasso, percepiscine la posizione e lascia andare ogni tuo singolo muscolo.
Ti addormenterai in maniera serena ancora prima di arrivare al bacino! In caso contrario ripeti l’operazione e adotta lo stesso procedimento nel caso ti dovessi svegliare nel mezzo della notte.
Per approfondire puoi leggere:
L'importanza del sonno
La cosa che più mi affascina del dormire è che nessuno sa perché dormiamo. Difficile a credersi ma è così!
Certo, intuitivamente ed empiricamente ci è molto semplice capire che se non dormiamo non stiamo bene e il giorno dopo saremo stanchi.
Molti pensano che dormiamo per far riposare il corpo che è stanco, non la mente che come sappiamo sogna e rimane attiva 24 ore su 24, ma recenti studi hanno dimostrato che durante il sonno in realtà nel corpo non si ‘ricarica’ proprio nulla e che anzi in molti casi vi è un dispendio maggiore di ossigeno rispetto alla fase di veglia!
Attendendo che la scienza occidentale ci fornisca una risposta, restiamo nella consapevolezza che il dormire bene sicuramente ci aiuta il giorno successivo.
Se la scienza occidentale sembra un pochino balbettare sulla faccenda, pare abbiano le idee molto più chiare ad oriente. I rishi (saggi) tibetani si sono interessati al sonno e ai sogni fin dagli albori della loro storia e le prime tracce scritte risalgono all'anno 1000 con lo yogi Neropa.
Loro hanno identificato diversi tipi di sogno, tra cui “lo stato di sogno straordinario” in cui si è consapevolmente in grado di dissociarsi completamente dal corpo fisico e raggiungere qualsiasi altro luogo, in qualsiasi altro universo.
Anche questo ritengo ci sia esperienzialmente chiaro ed evidente: almeno una volta sarà capitato anche a te di sentirti fuori dal corpo o di provare la sensazione di cadere, poco prima di ritrovarti nel corpo.
Il sogno consapevole
L’entrare e l’uscire dal corpo durante il sonno è cosa frequente, il farlo e il viverlo in maniera consapevole tutt’altra storia che richiede una certa dose di conoscenza e allenamento.
Ci spiega l'attuale Dalai Lama:
Un modo per sviluppare il corpo di sogno straordinario consiste nel riconoscere un sogno in quanto tale nel momento in cui si verifica, a quel punto ci rendiamo conto che il sogno è malleabile e quindi possiamo assumerne il controllo. Gradualmente raggiungiamo una notevole abilità, diventiamo capaci di controllare i contenuti del sogno ed infine giungiamo a dissociare facilmente e consapevolmente il corpo di sogno dal corpo fisico.
A quel punto non cadremo più nel corpo, ma ne riprenderemo semplicemente e pacificamente possesso.
La tradizione tibetana ci parla della “chiara luce del sonno” come di quella fase che precede la fase del sonno vero e proprio.
Allenarsi a percepire quella “chiara luce” nel processo di addormentamento è il primo passo vero un sognare consapevole. Io personalmente la alleno la maggior parte delle sere (e a volte anche dei pomeriggi...) e ti posso assicurare risultati tangibili già dopo poche settimane.
Dapprima imparerai ad osservare questa luce e a riconoscerla, poi comprenderai e avrai ben chiaro di trovarti da lì a poco in un sogno, in un'altra realtà, in un viaggio astrale. E infine, con pazienza, miglioreranno le abilità di controllo del viaggio stesso.
I benefici di questa pratica sono molteplici!
Per prima cosa un sonno più ristoratore, più quieto e più profondo. La conseguenza più immediata è il lasciare le emozioni, le ansie e le agitazioni confinate al loro posto, lontane da me.
Dacchè ho iniziato questo allenamento non ho praticamente più vissuto sonni agitati o vissuto i cosiddetti incubi. Nelle rare occasioni in cui sogni spiacevoli fanno capolino sono quasi sempre in grado di affrontarli in maniera distaccata e neutrale, senza identificarmi con quelle emozioni negative.
Concludendo, ancora una volta la parola d’ordine è consapevolezza.
Vivi consapevolmente, addormentati consapevolmente, sogna consapevolmente e a quel punto la tua quotidianità non potrà che essere serena e…riposata!
Fuori e dentro, il viaggio continua
Namaste
Per approfondire il sogno lucido, puoi leggere:
Il libro di Edoardo: