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Ecco la storia dello yogi perfetto: Hanuman

Pubblicato 2 anni fa

Una divinità indiana fra le più amate

Hanuman è una divinità indiana dalle sembianze antropomorfe: mezzo essere umano e mezzo scimmia. È conosciuto anche con il nome di figlio del vento, è uno dei protagonisti del Ramayana ed è una delle figure più amate del vasto panorama delle figure divine in India.

Indice dei contenuti:

La storia di Hanuman è una storia incentrata sul prana e sul pranayama, ovvero: energia e respiro consapevole.

In molti lignaggi dello Yoga si dedicano proprio dei mantra e delle intenzioni ad Hanuman prima di iniziare la pratica di pranayama. È uno dei protagonisti di quella meravigliosa opera indiana che è il Ramayana. Titolo che possiamo tradurre come: la storia, il cammino, le avventure di Rama.

Hanuman è l’amico di Rama che lo aiuta a cercare e a liberare la sua amata Sita, rapita da quel diavolaccio di Ravana.

Sono questi personaggi da intendersi come delle allegorie: maschile e femminile, spirito e materia, pensieri ed emozioni, turbati dalla confusione mentale e riequilibrati dalla forza, dalla conoscenza e dall’amore, che sono alcune delle qualità di Hanuman.

 


Da Hanuman a Ravana


Interessante nel Ramayana anche la figura di Ravana. Pensiamo che anche in italiano, nel gergo colloquiale, troviamo la parola “ravanare” come sinonimo di cercare alla rinfusa, in maniera confusa.

Quindi l’idea di confusione mentale che ‘rapisce’ la ragione, ha anche un diretto riscontro nella nostra lingua.

Ed è proprio nel Ramayana che troviamo la storia della nascita di Hanuman, avvenuta attraverso genitori umani e genitori divini che lo hanno reso di fatto un mezzosangue dagli straordinari poteri.

Hanuman ha avuto come guru spirituale Vayu, il Dio del vento, da cui l’appellativo di Hanuman: figlio del vento.
Come padre terreno ha la scimmia Kesari e come madre Anjana. Ed è cosi che il nostro Hanuman nasce metà uomo e metà scimmia, con il corpo umano e il volto e la coda da scimmietta.

Il suo nome vuol dire letteralmente: colui che ha il muso prominente, tipico appunto delle scimmie.
Le scimmie sono esseri estremamente intelligenti e coraggiosi e sono note per la loro forza e la loro agilità. Tutti tratti ben presenti nel nostro caro Hanuman.

La scimmia è anche l’animale che nell’aspetto e nei comportamenti è più simile all’essere umano, nel processo evolutivo qui è da intendersi proprio come il passaggio intermedio dal mondo animale a quello umano.

Ed è proprio per volontà di Vayu, il suo padre spirituale, che Hanuman prende consistenza terrena e possiamo certamente considerarlo un avatar dello stesso Vayu, e da questo gli derivano tutti i suoi attributi divini.

Non esiste nessuna arma e nessun nemico che possa sconfiggerlo, lui è immortale proprio grazie all’enorme prana, l’enorme energia, di cui è dotato.
Qui è da intendersi come l’eternità dell’energia che non ha mai avuto inizio e che non avrà mai fine, fatto ben raccontato nei testi indiani e, per dirla all’occidentale: nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
L’energia cosmica che tutto pervade è inesauribile e indistruttibile, ma in perenne movimento e trasformazione.

 

I poteri di Hanuman


Hanuman possiede poteri straordinari, siddhi in sanscrito.

I principali sono: forza e agilità, infatti è in grado di sollevare intere montagne e di compiere salti lunghissimi.
Per sottolineare la sua forza ti racconto questo episodio del Ramayana:

"un giorno un medico disse che per curare Lakshmana qualcuno si sarebbe dovuto recare a prendere una portentosa erba medicamentosa, ayurvedica, sull’Himalaya. Quindi Hanuman si è offerto volontario ed è partito, ma una volta giunto sulla montagna si è accorto che c’erano molte piante simili tra loro. Lui in quel momento non si sentiva in grado di riconoscere esattamente quale fosse quella giusta, quindi per non correre il rischio di sbagliare ha ben pensato di portare con sé l’intera montagna".

Mentre per quanto riguarda le sue doti di salto, sempre nel Ramayana, si racconta del salto che ha compiuto per superare il tratto di mare che separa l’India dallo Sri Lanka, luogo in cui il cattivone Ravana teneva imprigionata la dolce Sita.

Hanuman, tra i suoi numerosi siddhi, possiede anche quello di diventare enorme e di diventare piccolissimo, a seconda della necessità.

Proprio come il prana, che può essere utilissimo e al servizio dell’essere umano, ma rimane inafferrabile per chi ne ignora l’esistenza. Nel piccolissimo, così come nel grandissimo: in un atomo, così come nell’Universo.

Hanuman da quando si trova sul Terra è soggetto alle leggi materiali di questo pianeta, esattamente come il nostro spirito, la nostra anima, incarnata in questi nostri corpi dalla forma umana.
E l’unico suo, e nostro, modo di contrastare le offuscanti tendenze terrestri materiali e di mantenere il contatto con la natura spirituale e divina, è attraverso la messa in pratica dello Yoga (non solo la parte ‘ginnica’ della faccenda).

Hanuman viene spesso ritratto in stato meditativo ed è considerato lo yogi perfetto, incarnazione di auto-disciplina, forza interiore e grandissima devozione.
In questo modo il Ramayana ci svela le qualità che ogni praticante Yoga, che voglia ritornare alla sua vera natura divina, deve perseguire.

Ormai ci è chiaro che quando ci rivolgiamo ad Hanuman, così come ad ogni altra divinità indiana, ci stiamo in realtà rivolgendo a noi stessi, attingendo a quella memoria atavica presente in ognuno di noi, ma offuscata dai sensi e della materia, elementi tipici di questo pianeta Terra.

Ricordiamoci che noi non siamo qui per perseguire la via spirituale, quello è affare dei pianeti superiori, ed è già stato e ritornerà ad essere. Ma bensì noi siamo qui per esperire la via materiale, ma in maniera spirituale, ovvero con: conoscenza dei fatti, amore per ciò che ci circonda e che va espresso attraverso pensieri, emozioni, parole, alimentazione e azioni positive, e distacco dai sensi e dalla materia.

Con la sua applicazione, disciplina e devozione, Hanuman ci esorta ad affrontare e a superare ogni inciampo che inevitabilmente incontreremo lungo questa nostra esperienza terrena.

Con la sua triplice natura: animale, essere umano e divinità, Hanuman rappresenta magnificamente le varie tappe dell’evoluzione della coscienza, esortandoci proprio ad elevare la nostra esistenza dai bassi istinti animali ed indirizzarla verso la divinità, verso l’illuminazione.

 

Fuori e dentro

Il viaggio continua

namaste

 

 

- Foto di tobrother, Pixabay


Ultimi commenti su Ecco la storia dello yogi perfetto: Hanuman

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 20/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 20/05/2025

Con una madre patita di poemi epici siamo cresciuti ascoltandoli prima e leggendoli in seguito e non ce ne ha fatto mancare nessuno dal Mediterraneo al Pacifico passando la Cordigliera delle Ande. E gli eventi narrati sono tutti molto simili, in cui il mortale tante volte è beffato dagli dèi ma allo stesso tempo impara la lezione di fondo, a volte arrivando negli inferi e a volte tornando, vincendo e perdendo battaglie a volte perdendo se stesso. E anche gli dèi tra loro non scherzano! Tutti comunque affascinanti. Grazie per questo estratto dal Ramayana.

Gilia M.

Recensione del 14/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 14/05/2025

Adoro il poema epico Ramayana e questi passi sono ben citati e trovo che la trasposizione di Hanuman sia perfetta così come i passi per trovare se stessi nel mondo e nell'universo.

Antonio D.

Recensione del 15/11/2023

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 15/11/2023

Ma che bell'articolo, è stato interessante e divertente leggerlo... un poco intricato ma infondo non sapevo nulla di tutto ciò

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