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Detox macrobiotico di primavera

Pubblicato 1 anno fa

Dealma Franceschetti
Foodblogger, autrice, insegnante di cucina e consulente macrobiotica

Ti permette di alleggerire il corpo e la mente: ecco quali cibi preferire e quali evitare

Con l’arrivo della primavera, il corpo ha bisogno di alleggerirsi dagli accumuli invernali per aprirsi e prepararsi alla stagione calda. In una visione macrobiotica, durante l’inverno abbiamo bisogno di accumulare energia yang, che crea calore e forza, donandoci la capacità di adattarci al freddo.

Ma quando arriverà l’estate, avremo bisogno della condizione diametralmente opposta: di accumulare yin, che crea freschezza e leggerezza, dandoci la capacità di adattarci al caldo e non soffrirlo.

La primavera è il periodo di transizione, che ci permette di fare il “cambio di stagione” interno, come se facessimo il cambio dell’armadio. È quindi il momento di alleggerire l’alimentazione, soprattutto dai cibi molto yanghizzanti: carni di ogni tipo, uova, formaggi stagionati, prodotti da forno (pane, pizza, cracker, fette biscottate, biscotti, ecc.), sale e condimenti salati.

Digiuni primaverili nella storia

Nella storia umana tutti i popoli e le culture, e anche le religioni, sapevano che la primavera era il momento di alleggerire l’alimentazione, se non, addirittura, il momento giusto per digiunare. Basti pensare alla quaresima cristiana: dopo il carnevale iniziano 40 giorni di eliminazione della carne, di digiuni.

Oggi questo tipo di tradizione non viene più rispettata ed è un peccato, perché sarebbe davvero molto utile alleggerire non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito, per vivere in modo più profondo e spirituale un momento di passaggio importante, un momento di rinascita.

Non è indispensabile ricorrere al digiuno vero e proprio, basta seguire per alcuni giorni, o un paio di settimane, per chi riesce, delle indicazioni utili ad alleggerire. Questo sarà di grande beneficio per i nostri organi e di riflesso per tutto il nostro essere.

Cibi da limitare o evitare

Quali cibi evitare durante la “quaresima alimentare” o comunque in un periodo “detox”? Eccone un elenco:

  • carne, salumi, uova, formaggi, latticini di ogni tipo, ma anche pesce, molluschi, crostacei;
  • prodotti da forno (anche se di alta qualità e con farine integrali);
  • cereali raffinati;
  • alcol;
  • zuccheri;
  • dolci;
  • caffè.


Per chi vuole fare un lavoro più “intenso”, dedicato soprattutto al fegato, può anche limitare fortemente i grassi: olio, olive, frutta a guscio (nocciole, mandorle ecc.), semi oleosi come semi di zucca, di girasole, tahin (unica eccezione: il gomasio). Questo lavoro specifico sui grassi può essere fatto per un massimo di dieci giorni e solo da persone sane, non sottopeso e non in gravidanza o allattamento.

Alimenti e piatti da preferire

Cosa mangiare allora? Ecco qualche spunto:

zuppe/minestre/passati di verdure/zuppa di miso;

cereali integrali e semi integrali (da usare più spesso in chicco e meno in fiocchi oppure in farina come la pasta o la polenta);

  • legumi;
  • tempeh e tofu;
  • verdure di stagione (soprattutto le foglie verdi e le foglie amare appena scottate e le rape come il daikon);
  • verdure fermentate (insalatini e crauti);
  • verdure crude;
  • funghi shitake (aiutano il fegato);
  • verdure pressate;
  • zenzero.

Se non si riesce a evitare i dolci, è possibile scegliere solo quelli a base di agar agar (soprattutto le versioni agrodolci) come ad esempio creme, budini, mousse, gelatine.

Consiglio in particolare la mia ricetta “mousse mirtillo e zenzero” perché ha un sapore agrodolce, che energeticamente è utile per “smuovere” i depositi. Inoltre, il mirtillo è uno dei frutti meno zuccherini, come tutti i frutti di bosco; quindi, è più leggero per il fegato e lo zenzero aiuta a “disperdere” ristagni e muove la circolazione.

Benefici del detox macrobiotico

Chi vorrà sperimentare questo periodo di alleggerimento, scoprirà che l’effetto di “leggerezza” si avverte non solo nel corpo, ma anche nella mente e nelle emozioni. Molto probabilmente miglioreranno l’umore, la concentrazione, il sonno, i pensieri.

Chi invece è molto appesantito o intossicato, potrebbe sperimentare alcuni giorni di stanchezza, mal di testa, nervosismo o altri piccoli disturbi, di solito indice di eliminazione di scorie di vario tipo. 

Attenzione: qualsiasi lavoro “detox” va fatto con il buon senso, in caso di dubbi e condizioni specifiche di salute è bene consultare il proprio medico.


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