Conosci le bandiere tibetane?
Pubblicato
6 anni fa
Francesca Rifici
Naturopata esperta di medicina tradizionale cinese e Riflessologa
Scopri cosa sono e come usarle per riportare spiritualità nella tua vita
Ci sono piccoli rituali benefici che stimolano la nostra capacità di affidarci a una forza superiore, a un bene più grande, per ricordare e riscoprire la parte divina dentro ognuno di noi.
Le bandiere tibetane ci aiutano in questo.
In questo articolo parliamo di
Le bandiere tibetane: strumento di scoperta di sé
Se mi fermo a pensare, mi rendo conto che noi tutti, chi più e chi meno, abbiamo perso il contatto profondo con la nostra spiritualità. E non si fa riferimento a religioni o credo, ma alla parte divina e profonda che sta in ognuno di noi. Questo ci ha allontanato dal concetto di preghiera e allo stesso tempo da tutti quei simboli e strumenti che ci permettono di entrare in connessione con l’Universo divino.
Le bandiere tibetane rappresentano uno strumento colorato e immediato che ci riporta in connessione con noi stessi, che ci fa riscoprire la parte divina, quella che riconosce il potere della preghiera come strumento di conoscenza di sé e rinnovata forza vitale.
Secondo la tradizione tibetana e nepalese, le bandiere tibetane sono pezzetti di stoffa colorati, tagliati a forma di bandierina, che si muovono al soffio del vento. Il loro movimento è buon auspicio di felicità, prosperità e pace.
Un simbolico gesto che parte da una preghiera del cuore: quella di affidarsi a una forza più grande che ci permette di ricevere amore. E quindi donarlo.
Cosa sono le bandiere tibetane e cosa esprimono?
Si tratta di pezzi di stoffa, talvolta colorati o raffiguranti animali, o ancora che riportano frasi significative che vengono appesi l’uno accanto all’altro e lasciati muovere al vento. Vengono infilate, una ad una, su lunghe corde e vengono appese nei luoghi esposti al vento, in cui le preghiere, i mantra e i colori scelti possano fluire liberamente nell’aria.
I materiali sono scelti perché con il tempo (sole, vento e pioggia) si degradino e si consumino. Non è un caso, perché simboleggiano l’impermanenza della vita stessa e il cambiamento insito in ogni cosa, in ogni manifestazione terrena. Tutto è in continuo mutamento e nulla rimane stabile e statico.
Si utilizzano in qualsiasi luogo: case, giardini, parchi o luoghi di aggregazione.
Ogni bandiera può contenere una preghiera, un simbolo o un’immagine a noi cara. Alcune bandiere tibetane contengono stampati mantra di guarigione che il vento porta e diffonde tutto intorno.
Colori, immagini e usi
Esistono due tipologie di bandiere tibetane: orizzontali (chiamate lung-ta) e verticali (chiamate darchor).
Lung-ta significa “cavalli al vento” e sono bandierine rettangolari o quadrate, annodate fra loro, su una lunga corda e rappresentano la pace, l’armonia, la saggezza e la protezione dell’ambiente circostante. Sono appese in orizzontale e al centro hanno raffigurato un cavallo che porta sul dorso tre gioielli, simboli della tradizione buddista: il Buddha, il Dharma e il Sanga (la comunità).
Darchor sono bandiere tibetane appese in verticale, legate alla figura del Dhvaja, il simbolo della vittoria in cui è rappresentata la divinità. La loro funzione è di portare benedizione attraverso il vento al nuovo che inizia.
I cinque colori utilizzati nelle bandiere tibetane rappresentano le cinque dimensioni del Buddha: blu, bianco, rosso, verde, giallo.
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