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Che differenza c'è tra Glutatione Ridotto Libero o Liposomiale

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 2 anni fa

Scopriamo anche se è utile associarlo con NAC e Quercitina

Da quasi sconosciuto a sostanza super studiata: è il Glutatione. In questo articolo facciamo una panoramica su questo elemento.

Indice dei contenuti:

Cos’è il Glutatione

Il Glutatione è un piccolo oligopeptide costituito da 3 aminoacidi: glicina, cisteina e acido glutammico.

È considerato uno dei più potenti antiossidanti al mondo e questo lo rende molto interessante anche nel campo dell'anti-aging. Il Glutatione viene sintetizzato dal fegato, tuttavia fumo, alimentazione scorretta, stress, malattie, trattamenti con farmaci e altre componenti ne riducono la quantità disponibile. Ecco perché può essere utile integrarlo.

Glutatione Ridotto Libero o Liposomiale?

Il Glutatione può essere integrato sotto forma liposomiale oppure libera. Il Glutatione liposomiale è un Glutatione “incapsulato” in componenti grasse (fosfolipidi), le quali ne preservano la struttura e ne facilitano l’assimilabilità. Questa forma, che potrebbe sembrare la migliore a un primo sguardo, ha però diversi aspetti negativi

Vediamo quali.

In una capsula si può inserire meno Glutatione: la massa di grassi inerti riduce la concentrazione di Glutatione per unità di peso/volume.

Inoltre i fosfolipidi impiegati sono ottenuti principalmente da semi di soia o tuorlo d’uovo. Si tratta di potenziali allergeni a cui molti possono essere sensibili (1).

Infine per costituire queste nanoparticelle liposomiali possono essere usati ingredienti di origine sintetica, basati sull’utilizzo di acido grasso stearico e/o palmitico (2).

Il Glutatione Ridotto da biofermentazione: una scelta naturale ed assimilabile

Il Glutatione Ridotto libero è in forma di oligopeptide, quindi ha il vantaggio che il quantitativo inseribile nella capsula sarà maggiore. Inoltre, se abbinato a sostanze vegetali antiossidanti e con affinità ai grassi, riuscirà a essere ancora più stabile e quindi assimilato già nello stomaco/duodeno.

Uno studio (3), svolto su soggetti a cui è stato somministrato Glutatione ridotto libero per via orale, ha osservato un significativo aumento dei livelli di Glutatione da 60 a 120 minuti dopo l’integrazione.

Anche la fonte del Glutatione è importante. La più naturale è la biofermentazione, cioè prodotta dall'attività di microrganismi.

E la NAC?

NAC è acronimo di N-Acetilcisteina. Viene associata al Glutatione perché ne è il precursore, cioè una sostanza utile per la sua produzione da parte del fegato.

Via libera quindi alla sua integrazione?

Le evidenze scientifiche frenano gli entusiasmi per due ragioni:

  • la fonte del NAC è sintetica. I composti sintetici possono essere meno biodisponibili e con più probabili effetti indesiderati;
  • ha una funzione mucolitica. Se continuassi nel tempo ad assumere un prodotto che contiene NAC è come se stessi assumendo continuamente una sostanza ad azione mucolitica. Questo studio (4) evidenzia come un’assunzione prolungata può essere controproducente a causa dei possibili effetti collaterali.

Glutatione e Quercetina

Anche la quercetina è una molecola naturale dal grande potere antiossidante (5). La ricerca ha evidenziato anche effetti antinfiammatori (6).

Il suo legame con il Glutatione nasce perché la capacità antiossidante della quercetina è utile per regolare i livelli di glutatione e per potenziarne l’attività antiossidante.

Attenzione alle quantità

Non basta leggere il nome “Quercetina” o “Glutatione” sull’etichetta di un integratore. La quantità fa la differenza. 

Cerca integratori che apportino il massimo apporto giornaliero approvato dal Ministero. Per il Glutatione è 250 mg, per la Quercetina è 200 mg. E controlla che derivino da fonti naturali.

*Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata, tenere fuori dalla portata dei bambini al di fuori dei tre anni.

 

Note

1. N. Monteiro. R. Soc. Interface, 11 (2014), p. 20140459.

2. J. Li. Asian J. Pharm. Sci., 10 (2015), pp. 81-98.

3. Park EY. J Agric Food Chem. 2014 Jul 2;62(26):6183-9.

4. Rhodes K. Sports Med. 2017 Aug;47(8):1619-1636.

5. Hanasaki Y. Free Radic Biol Med. 1994 Jun;16(6):845-50.

6. Li Y, Yao J. Nutrients. 2016;8(3):167.


Ultimi commenti su Che differenza c'è tra Glutatione Ridotto Libero o Liposomiale

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 17/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 17/02/2025

È molto interessante sapere quanti tipi di glutatione disponibili ci sono e a seconda del caso è bene integrare in un modo o nell'altro anche a seconda del tipo di dieta. Grazie per tutte le informazioni utili.

Gilia M.

Recensione del 07/01/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 07/01/2025

Non sapevo esistessero così tanti modi di assimilare il glutatione. Per me era un'unica sostanza antiossidante, invece è importante sapere che può essere sottoposta a trasformazioni per poterla assimilare.

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