Babaji una parola indiana dal grande significato
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1 anno fa
Baba-ji è un termine molto comune in India, dal sanscrito significa caro-baba
Oggi ti racconterò degli avatar presenti sul pianeta Terra. Sono molti, come poi vedremo leggendo anche le parole di Yogananda, ma in particolar modo oggi ti parlerò di Babaji.
Baba è sicuramente la parola dai cui poi sono derivate le parole italiane babbo e papà, per gli indiani ha più un significato di guida, maestro. Mentre ji significa caro, amato, prezioso. Quindi possiamo tradurlo come: caro maestro.
Il Babaji di cui ti parlo è nato in India nel 200 a.c. col nome di Naga Raja, (in sanscrito, naga: serpente; raja: nobile).
Fin da bambino inizia a studiare le antiche scritture: Veda, Upanishad, Bhagavad-gita…
Da questo si intuisce che anche un avatar, quando si incarna sul pianeta terra, si può distrarre dalla sua vera natura e può perdere la memoria e le sue conoscenze... Dopo un paio di anni di intense pratiche quotidiane ottiene la realizzazione, l'illuminazione e la ottiene girovagando per i sentieri e le grotte delll'Himalaya. Una delle sue realizzazioni è il siddhi (il potere) detto NIRMANA KAYA: ossia la capacità di rigenerare/ricreare il proprio corpo.
Se questa cosa ti stupisce o ti può sembrare assurda, ti ricordo che sul pianeta terra esiste una medusa perfettamente in grado di fare esattamente questa cosa qui: è la medusa chiamata Turritopsis Nutricola, anche conosciuta come: la ‘medusa immortale’. O anche la più comune lucertola in grado di ricreare la sua bella codina. Si ritiene che anche Il principe Gautama, colui che conosciamo come IL Buddha, ma che in realtà è UN buddha, praticasse con successo questa tecnica.
Chi sono gli Avatar su questa terra
Per gli avatar (e ciò vale anche sugli altri pianeti, diversi dalla Terra) il tempo scorre in modo completamente diverso dal quello a cui siamo abituati e quindi anche gli anni biologici passano in maniera completamente diversa dai nostri.
In questo caso ti basti pensare alla durata attribuita alla parola VITA da parte di un elefante, un essere umano e una farfalla... tutti e tre questi esseri sono costituiti esattamente dalla stessa biologia, ma con longevità ben differenti…
Un altro siddhi degli avatar è la capacità di trascendere lo spazio/tempo: infatti per centinaia di anni si perdono le tracce di Bababji, fino a quando, nel 1861, è Lahiri Mahasaya a parlarcene: ci racconta che si è sentito chiamare da Babaji e lo ha incontrato sull'Himalaya.
Babaji dovrebbe avere sui 2000 anni, ma ne dimostra 25 (ti ricordo: 2000 anni secondo la nostra concezione del tempo, ma per lui appunto ne sono passati decisamente meno). È bene ricordare anche un altro siddhi dei maestri illuminati: cioè quello di modificare il proprio aspetto a loro piacimento.
Babaji rivela a Lahiri Mahasaya che in incarnazioni precedenti è stato uno yogi, ma Lahiri proprio non lo riesce a ricordare. Allora Babaji dandogli un colpetto sulla fronte, esattamente nel luogo del terzo occhio, lo risveglia e d'un tratto Lahiri Mahasaya ricorda tutte le sue incarnazioni in cui era dedito alla ricerca yogica. Lahiri ha scritto diversi libri in cui ci racconta in maniera precisa e dettagliata di questi incontri.
Poi Sul finire del 1800 Babaji apparare alla Kumbh Mela di Allahbad e appare a Yukteswar che da lì a pochi anni sarà il maestro di Paramahansa Yogananda, autore del noto volume: Autobiografia di un Yogi.
Babaji chiede a Yukteswar di scrivere un libro sulla scienza dello Yoga e Yukteswar esegue e pubblica il volume: “la scienza sacra”. Poi di Babaji ci parla appunto Yogananda e lo fa esattamente e dettagliatamente nel capito 33 del sopracitato libro.
Comprendere Babaji non è facile
Babaji va oltre la comprensione umana con la consapevolezza attuale del 21 secolo. L'esempio classico che faccio io è: immagina di poter fare un viaggio nel tempo e di andare nel 1500 e raccontare alle persone che incontri di pezzi di ferro che volano a 10 mila metri di altitudine, trasportando centinaia di persone e che sono in grado di in poche ore il giro attorno al mondo... Non soffermarti quindi a pensare se siano cose vere o false, percepiscile non col la mente razionale, ma con ogni cellula del tuo corpo, con ognuno dei mille sensi e delle mille sensibilità di cui puoi godere.
Babaji e altri avatar sono qui per aiutare l'umanità, dando specifiche missioni di awaking, di risveglio, a persone specifiche che le diffondano all'umanità. Babaji si nutre solo di prana, l'energia cosmica, ma se riceve del cibo lo accetta in segno di rispetto e di gratitudine, come ci dice anche Krishna stesso nella Bhagavad-gita.
Anche Krishna non ha bisogno di mangiare ma dice: “se qualcuno, con amore e devozione, mi offre una foglia, un fiore, un frutto o dell'acqua, io l'accetterò”.
Concludendo, soddisfo la tua curiosità riportandoti alcuni passaggi del famoso capitolo 33 di ‘Autobiografia di uno yogi’ di Paramhansa Yogananda.
“La statura spirituale di Babaji trascende la comprensione umana.
L’inadeguata facoltà umana di percezione non permette di penetrare fino in fondo alla sua stella trascendente. È vano anche solo tentare si immaginare lo stato di realizzazione spirituale raggiunto da un avatar: è semplicemente inconcepibile.
Krishna, Buddha, Patanjali sono antichi avatar indiani.
Babaji conosce bene le tendenze dell’epoca contemporanea, specialmente l’influenza della complessa civiltà occidentale (sull’oriente) e comprende la necessità di divulgare tanto in Occidente quanto in Oriente il messaggio emancipatore dello Yoga.
Ogni volta che si pronuncia con amore il nome di Babaji si attira istantaneamente su di sé
una benedizione spirituale”
Fuori e dentro, il viaggio continua
namaste