Autoproduzione: 4 ricette facili per risparmiare tanto con poco
Pubblicato
2 anni fa
Lucia Cuffaro
Esperta di pratiche ecologiche e autoproduzione, divulgatrice e naturopata
Leggi un estratto dal libro "Risparmia 700 Euro in 7 Giorni" di Lucia Cuffaro
Quando parlo di autoproduzione, molto spesso, mi vengono rivolte domande, obiezioni o critiche, come quando mi dicono: «Non ho il tempo di fare autoproduzione, la mia vita è già troppo complicata!»
Io ho la fortuna di avere (attualmente) due occupazioni, una a tempo pieno e una sporadica. Sono attiva in ben quattro associazioni. Ballo swing e recito con la compagnia degli AstrAtti. Da buona romana non mi nego una piena vita sociale e personale.
Quindi, ce la possiamo fare tutti! Anche mamme e papà con bimbi.
Stai leggendo un estratto dal libro:
Pianifica e ottimizza i tempi
Basta approcciarsi nel modo corretto, aiutandosi con un po' di pianificazione e ottimizzazione dei tempi di preparazione.
Le ricette sono tutte facili da eseguire e ripetibili anche a memoria.
Diffidate da indicazioni particolarmente complicate: le cose semplici sono sempre le migliori.
In genere si producono quantità che bastano per alcuni mesi, in modo da non dover rifare tutto in breve tempo senza però esagerare per non avere la casa che straborda della nostra autoproduzione.
E poi è talmente divertente fare in casa, anche con gli altri, che tale attività può tranquillamente rappresentare un momento di svago sociale con amici o familiari.
In sintesi, se facciamo i conti sul tempo impiegato, direi che servono meno ore per far da sé che per fare la fila al supermercato.
Non servono grandi spazi
Quando mi dicono «Non ho posto in casa per conservare tutti gli ingredienti primari» io rispondo che tengo tutto su tre ripiani di una credenza della cucina.
Bastano anche solo una trentina di ingredienti primari per autoprodurre la maggior parte di ciò che ci serve.
Diventare indipendenti senza sentirsi incapaci
La cosa migliore è cominciare con piccoli passi, senza sentirsi obbligati a dover far tutto.
Solo così si può riuscire a divenire più indipendenti, senza sentirsi incapaci. Sensazione che dopo poco ci farebbe desistere e abbandonare gli esperimenti da maghetti autoproduttori.
Autoproduzione e benefìci sulla salute
Il nostro stato fisico esulta ogni volta che cominciamo ad autoprodurre qualcosa di nuovo: diamogli soddisfazione! Il kefir e lo yogurt ne sono ottimi esempi. Contengono fermenti lattici che arricchiscono la flora batterica intestinale in modo naturale, ma soprattutto sono molto più efficaci rispetto al prodotto commerciale, permettendoci in questo modo di far lavorare meglio l'intestino, senza dover sopperire con i classici medicinali.
Quanto costa autoprodurre
Chi pensa che autoprodurre costi tanto si sbaglia: il risparmio è così significativo da permetterci di vivere con un minor stipendio ma con lo stesso tenore di vita, se non migliore.
Anzi, con l’autoproduzione potremmo decidere di lavorare meno e meglio, senza più essere dipendenti dal denaro e da uno stipendio fatto di sacrifici, straordinari e traffico.
Riavere del “tempo liberato” quindi da un’occupazione totalizzante, per essere al contempo più produttivi, autosufficienti e per riappropriarci di ore libere da dedicare ai nostri cari, alle nostre passioni e al bene comune.
E sai così quanto ci guadagni in felicità?!
Ricette facili, ecologiche e super economiche!
Deodorante cremoso stick
Come ingredienti e materiali ti serviranno:
- 2 cucchiai di cera d'api
- 1 cucchiaio di burro di karité
- ½ cucchiaio di olio vegetale
- 2 cucchiai di bicarbonato di sodio
- 1 cucchiaio di amido di mais
- 25 gocce di olio essenziale di tea tree
- 1 confezione riciclata di deodorante stick
All'interno di una ciotolina fai sciogliere a bagnomaria due cucchiai di cera d'api, un cucchiaio di burro di karité, ottimo per le pelli sensibili e per la post depilazione, mezzo cucchiaio di olio vegetale (di mandorla, d'oliva, di sesamo), due cucchiai di bicarbonato di sodio che ha un’azione rinfrescante e antibatterica e un cucchiaio di amido di mais, conosciuto per il suo potere assorbente.
Una volta che tutto si sarà ben amalgamato, togli dal fuoco e aggiungi 25 gocce di olio essenziale di tea tree (un prezioso antibatterico).
Quando il prodotto si sarà leggermente indurito, con una consistenza solida ma comunque malleabile, trasferiscilo tutto in una confezione riciclata di deodorante stick oppure in un barattolino di vetro. Per usarlo? Facilissimo, basta girare la classica rondella et voilà, il nostro deodorante in stick è pronto. Ed è adatto anche per la palestra.
Detersivo in polvere e ammorbidente da bucato
In questo caso ti serviranno:
- 500 g di sapone di Marsiglia
- 250 g di bicarbonato di sodio
- 250 g di soda da bucato
- 1 cucchiaio di percarbonato di sodio a lavaggio (facoltativo)
- Una soluzione al 20% di acido citrico che puoi fare sciogliendo 200 g di acido citrico in 800 g di acqua distillata
- 1 fustino riciclato
- 1 bottiglia di vetro
Parti da un panetto di vero sapone di Marsiglia, che è possibile prodursi da sé o reperire nei negozi bio o nei mercatini.
Fai attenzione a non acquistare quello bianco finto del supermarket che contiene profumi di sintesi (che possono provocare allergie), oli meno pregiati e nutrienti (come quello di cocco o di palma) o addirittura grassi animali, anziché il buon olio d'oliva come vuole la ricetta tradizionale.
Grattugia finemente il sapone, aggiungi il bicarbonato, famoso per la sua azione pulente e igienizzante e aggiungi la soda da bucato anche chiamata carbonato di sodio, che ha un potere sgrassante ed è capace di addolcire l'acqua, entrambi acquistabili al supermercato.
Il tuo detersivo ecologico è pronto. Non resterà che metterne un paio di cucchiai in una pallina dosatrice, che andrà nell'oblò della lavatrice, per avere un risultato più che soddisfacente.
Volendo puoi aggiungere direttamente nel cestello un cucchiaio di percarbonato di sodio per smacchiare, sbiancare i capi chiari e diminuire il grigiore e l'ingiallimento già a 30 °C (ma non usarlo su seta, lana e lino).
Come ammorbidente puoi usare invece una soluzione sempre ecologica: 200 g di acido citrico da sciogliere in 800 g di acqua distillata. Un prodotto eco e a bassissimo costo. Basti pensare che ne serve solo una tazzina da caffè per ogni bucato e che si conserva anche per lunghi periodi in una bottiglia di vetro.
E come gel smacchiatore pre-trattante?
Sì, perché pretrattare le macchie è un gesto importante per evitare di lavare ad alte temperature, le quali, oltre a sprecare una maggiore quantità di energia elettrica, possono anche rovinare e scolorire i tuoi capi.
Per questo gel ti basteranno solo 3 ingredienti:
50 g di sapone di marsiglia in polvere, da sciogliere con due cucchiai di soda da bucato e 400 ml di acqua distillata calda.
Otterrai così la consistenza di un gel in grado di favorire lo scioglimento delle macchie. Lo puoi conservare in un barattolo capiente o in un flacone con dosatore ed è anche un ottimo detersivo per i piatti!
Hai letto un estratto dal libro: