Anteprima di "Scie Chimiche" libro di Rosario e Antonio Marcianò
2 anni fa

Leggi in anteprima due brani estratti dal libro "Scie Chimiche", che illustrano le conseguenze delle Chemtrails sull'uomo e sull'ambiente
Le conseguenze sull'ambiente
Piede di Corvo, dei Nativi americani, disse:
«Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che non si può mangiare il denaro».
Le conseguenze sugli ecosistemi della geoingegneria clandestina sono imponenti: l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il suolo su cui coltiviamo le piante sono contaminati. La siccità non distrugge solo i raccolti, ma danneggia pure le foreste in modo irreparabile.
I fenomeni climatici estremi sottopongono la vegetazione e la fauna a stress spaventosi.
Del Rhizobacterium, che si sta estinguendo a causa del bario e dell'alluminio, e della moria delle api, vittime delle alte concentrazioni di metalli neurotossici nel loro habitat, abbiamo già detto; e degli altri animali e piante che rischiano l'estinzione (dai pipistrelli a molte specie dell'avifauna, dagli anfibi agli imenotteri, dai castagni alle sequoie). Per non parlare dei cetacei, che si spiaggiano a causa delle emissioni elettromagnetiche a bassissima frequenza.
L'inquinamento da geoingegneria non conosce confini: dall'humus alla troposfera sino all'ozonosfera.
Sono facilmente immaginabili le conseguenze della geoingegneria clandestina su tutti gli esseri viventi. In questo secolo assistiamo alla progressiva e intenzionale distruzione del sistema naturale della Terra.
Alberi, arbusti e ortaggi, secondo numerose testimonianze, sono sempre più spesso colpiti dalla clorosi, ossia dal progressivo ingiallimento degli organi verdi, in seguito a distruzione o mancata formazione della clorofilla.
La clorosi può essere provocata da condizioni climatiche sfavorevoli, da attacchi di parassiti, da penuria o eccesso di elementi e composti chimici nel suolo. Tipica è la clorosi da ferro, dovuta a un terreno molto calcareo che rende diffìcile l'assorbimento del ferro per opera della pianta.
Vari fattori concorrono a danneggiare la vegetazione: le condizioni meteorologiche avverse, i funghi e il cambiamento delle condizioni pedologiche sono tutti aspetti riconducibili alle scie chimiche o esacerbati dalle attività di irrorazione.
Si aggiunga che, come nota il biologo Michael Castle, le chemtrails hanno portato sull'orlo dell'estinzione il Rizobio (Rhizobium), genere di batteri aerobi che vivono in simbiosi con le radici delle Leguminose, in caratteristici tubercoli che la pianta forma come prima reazione all'aggressione batterica. I rizobi sono capaci di fissare l'azoto atmosferico, trasformandolo in sostanza organica che si accumula nei tubercoli stessi.
Sullo sfruttamento di questo fenomeno, è basata la pratica economica del sovescio, l'interramento di piante erbacee, ricche di composti azotati (di solito trifoglio, fava, lupino, veccia) allo scopo di rendere fertile il terreno e per migliorarne le caratteristiche chimico-fìsiche (Ph, compattezza, permeabilità e popolazione della microflora utile).
Pare dunque compromesso il ciclo dell'azoto, inoltre i terreni sono resi improduttivi dal carbonato di calcio, un composto peculiare delle scie chimiche.
Il carbonato di calcio è un costituente del calcio, delle concrezioni calcaree, della pietra da calce, ma è ricavabile anche artifìcialmente e usato in varie industrie. E' un sale pochissimo solubile in acqua, ma abbastanza solubile in presenza di biossido di carbonio in seguito alla formazione di bicarbonato. Questa reazione reversibile è molto importante nel ciclo geochimico del calcio. Essa dà luogo anche, nel caso di acqua a elevata durezza temporanea, alla formazione di incrostazioni in tubi e caldaie.
I suoli calcarei sono inadatti all'agricoltura: principale difetto dei terreni calcarei consiste nella ridotta fertilità a causa dell'immobilizzazione di alcuni elementi nutritivi. Tale difetto è lieve nei terreni moderatamente calcarei, mentre si manifesta in modo più intenso al di sopra di Ph 8. Poche colture manifestano tutta la loro potenzialità produttiva in questo tipo di terreno.
L'assottigliamento dell'humus, dilavato dalle piogge, fenomeno collegato al generale depauperamento floro-faunistico dell'ambiente boschivo, priva le piante di un fondamentale substrato nutritivo ed espone la vegetazione, sempre più vulnerabile, agli attacchi di parassiti e ai capricci delle intemperie.
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Le ripercussioni sulla salute umana
Sono facilmente immaginabili le conseguenze della geoingegneria clandestina sulla salute umana. In questi ultimi decenni le malattie neurodegenerative, gli ictus e i tumori hanno conosciuto un'impennata.
Molte patologie dipendono da un ambiente sempre più inquinato.
La causa primaria di questo inquinamento è proprio la geoingegneria, all'origine ora di disturbi più o meno fastidiosi ora di affezioni gravi.
I metalli (alluminio, bario, ferro, stronzio, manganese, cadmio...) che si accumulano nell'organismo, soprattutto nel cervello, spiegano perché l'Alzheimer e il Parkinson stanno raggiungendo livelli epidemici. Non solo, l'età di insorgenza delle malattie neurodegenerative si sta abbassando in modo pauroso.
Sul banco degli imputati troviamo in primo luogo l'alluminio.
L'esposizione a elevate concentrazioni può causare problemi di salute. La forma ionica di alluminio solubile in acqua ha particolari effetti nocivi. Si trova solitamente in soluzione assieme ad altri ioni, come nel cloruro di alluminio. L'assunzione di alluminio può avvenire attraverso il cibo, attraverso la respirazione e tramite il contatto con la pelle.
Un'assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio può provocare seri effetti sulla salute, come i seguenti:
- danneggiamento del sistema nervoso centrale .
- demenza
- perdita della memoria
- indebolimento generale e stanchezza cronica (astenia)
- forte tremore
- malattia di Alzheimer
- morbo di Parkinson