6 idee per una cucina zero waste (o quasi)!
Pubblicato
4 anni fa
Carlotta Bernabini
Dott.ssa in Scienze e Tecnologie Alimentari
Sia che abbiate già iniziato il vostro percorso Zero Waste con qualche piccolo gesto, sia che non sappiate da che parte iniziare, eccomi qui con qualche piccolo consiglio pratico!
Da dove partiamo? Perché non cominciare da quello che è considerato il cuore della casa? Oggi vi mostrerò 6 piccole idee per poter trasformare la vostra cucina in una vera e propria CUCINA ZERO RIFIUTI.
Iniziamo dalla spesa
Se ci pensiamo bene la maggior parte della plastica e dei rifiuti che produciamo deriva da ciò che acquistiamo. In particolare, i rifiuti che produciamo ogni giorno dipendono principalmente dai nostri acquisti alimentari e da i prodotti monouso o usa-e-getta. Perché non iniziare il nostro percorso Zero Waste dalla spesa?
È possibile fare acquisti evitando i vari sovra-imballaggi? Si, basta comprare i prodotti sfusi in modo da evitare poi di gettare le confezioni o gli strati di plastica nel bidone.
La prossima volte che uscite per fare la spesa della settimana, assicuratevi di uscire con tutto il necessario. Cosa serve? Borse per contenere la spesa, sacchetti di stoffa per tutti gli alimenti sfusi (frutta, verdura, pane, ecc.) e barattoli di vetro o contenitori in base alle esigenze (per i prodotti da banco, ad esempio). Per questi ultimi basterà chiedere di effettuare la tara del contenitore e il gioco è fatto!
Mi raccomando, non uscite senza la lista della spesa: evitare rifiuti e sprechi significa anche acquistare ciò che serve o ciò che è necessario! Magari annotatela sul cellulare o su un foglio già scritto su un lato, in modo da evitare di sprecare la carta.
Le nostre shopper in cotone e fibra naturale
Basta comprare bottiglie di plastica
Rinunciare alle bottiglie di acqua di plastica può rappresentare un passo semplice e allo stesso tempo fondamentale per ridurre la produzione di rifiuti (e per di più rifiuti di plastica).
In Italia, uno dei primi paesi al mondo per il consumo di acqua minerale in bottiglia, la produzione e il consumo di plastica alimentare si ridurrebbe del 10-20% se scegliessimo opzioni Zero Waste!
Ad esempio, che alternative ci sono alle bottiglie di plastica? Quando ti trovi in giro puoi portare con te la tua borraccia! In casa puoi utilizzare le bottiglie di vetro riutilizzabili oppure le caraffe!
E se non vi “fidate” dell’acqua del rubinetto potete sempre riempire le bottiglie portate da casa presso le casette dell’acqua, sempre più numerose in tutte le città!
La nostra selezione di bottiglie e borracce
Conservare con il metodo Zero Waste
Partiamo dal presupposto che conservare bene gli alimenti è importantissimo per evitare che questi vengano gettati senza essere consumati. Come si possono conservare gli alimenti secondo il metodo Zero Waste?
Beh, perché non utilizzare i barattoli di vetro o i contenitori ermetici? Sono resistenti, riutilizzabili per molti anni e hanno un impatto ambientale ridotto. Esistono anche sacchetti in tessuto, ermetici e riutilizzabili ideali per gli snack (come, ad esempio, per tramezzini, cracker, patatine, salatini o biscotti).
E perché non utilizzare dei porta-pranzo per portare il cibo fuori casa (al lavoro, a scuola o ai picnic) evitando così i sacchetti in plastica, le pellicole varie o addirittura la necessità di acquistare da asporto.
In realtà, potete pensare di sostituire il porta pranzo con… indovinate! Un barattolo di vetro!
I nostri recipienti per la conservazione
Se c’è un’alternativa, sostituisci
Come abbiamo ribadito più volte nello scorso speciale, l’usa-e-getta e il monouso non vanno d’accordo con quello che è lo stile di vita dello Zero Waste! Per questo motivo infatti dobbiamo cercare di sostituirli con alternative riutilizzabili.
Ad esempio, la carta forno si può sostituire con i supporti in silicone anti-aderenti, la pellicola trasparente con i fogli di tessuto e cera.
Anche quando prepari la tavola puoi fare attenzione ed evitare di produrre rifiuti “inutili”. Infatti, puoi benissimo evitare di utilizzare i tovaglioli di carta e sostituirli con quelli di stoffa.
Fogli e sacchetti in tessuto e cera: riutilizzabili all'infinito
Cucina pulita senza rifiuti
Sapete che è possibile mantenere pulita la vostra cucina pulita in maniera Zero Waste?
Le spugne di plastica, oltre ad essere un substrato ideale per la proliferazione di batteri, rilasciano nella rete idrica piccoli pezzi di plastica.
Potete pensare di passare a spazzole naturali (realizzate con materiali sostenibili) per lavare le stoviglie, pentole, bottiglie e verdure. Esistono anche spugne ottenute con materiali naturali come, ad esempio, le spugne ottenute dalla luffa.
Per quanto riguarda il sapone le alternative per ridurre i rifiuti sono diverse: dal detersivo solido (ideale nel caso utilizzaste le spazzole), potete acquistarlo sfuso se avete l’opportunità, oppure potete acquistare grandi confezioni che durano molto tempo e spesso hanno un sistema di vuoti a rendere.
Le nostre spugne naturali
Perché buttarlo? Fai il compost
Per ridurre l’impatto ambientale della tua cucina riduci a compost tutti gli scarti alimentari (come ad esempio le bucce, gli avanzi e i fondi di caffè o tè).
In Italia, c’è la possibilità di avere la raccolta differenziata dei rifiuti organici (spesso, prelevati presso il domicilio).
Ma se lo desiderate potete utilizzare un compostatore domestico. Questo oltre a gestire e ridurre i rifiuti, ti permetterà di ridurre i gas a effetto serra (metano) impedendo che i rifiuti organici finiscano in discarica. Il compost prodotto è un ottimo fertilizzante ricco di nutrienti.
Cosa serve per fare il compost?
Queste sono solo 6 piccoli suggerimenti che potete iniziare a seguire.
Vi ricordo che se decidete di seguire uno stile di vita Zero Waste non significa che dall’oggi al domani sarete in grado di ridurre a zero i vostri rifiuti. Si tratta di un percorso e in quanto tale si procede un passo dopo l’altro.
A nessuno è chiesto di essere perfetto! Ognuno fa ciò che può e ciò che si sente di fare.
Siamo tutti chiamati a fare scelte sempre più consapevoli per salvaguardare l’ambiente e di conseguenza il nostro futuro e quello delle generazioni a seguire.
Per approfondire il tema, puoi leggere: