<p>Ho acquistato e letto attentamente il libro di Arnold Ehret, in parallelo con quello di Peter Jentschura, di argomento affine, che mi pare più attendibile. Ho trovato “Il sistema di guarigione della dieta senza muco” un testo piacevolmente datato (risale al 1924), in cui l’autore oscilla fra teorie opinabili e, talvolta, pericolose quali ad esempio l’“eugenica di una razza superiore” (come la definisce lui) e idee geniali che, senza dubbio racchiudono semi di verità. Faccio due esempi che rispecchiano l’una e l’altra tipologia, in maniera tale da consentire al lettore interessato di valutare autonomamente. Da una parte si possono leggere follie come quel passo in cui Ehret racconta di aver personalmente interrotto un lungo digiuno mangiando “un chilo d’uva dolcissima e bevuto due litri di succo d’uva fresco e dolce".</p>
<p>Ehret prosegue: "quasi immediatamente mi sono sentito come se
stessi per morire! Sono stato sopraffatto da sensazioni terribili –
palpitazioni al cuore – forti vertigini, che mi costringevano a stare
sdraiato e in preda a forti dolori allo stomaco e agli intestini”. Poi,
finalmente, la catarsi: “Dopo dieci minuti, avvenne il grande evento –
una diarrea e vomito mucosi e schiumosi di succo d’uva con muco
dall’odore acido”. Intanto grazie per i particolari, in secondo luogo
devo dire che, visto in retrospettiva, ho scoperto di aver avuto
diversi momenti d’inconsapevole gioia... solo che a me il “grande
[e]vento” mi viene quando mangio delle cozze non troppo pulite. La
conclusione: “Mi sono sentito così meravigliosamente bene e forte che
immediatamente ho fatto piegamenti sulle ginocchia ed esercizi di
stiramento delle braccia per 326 volte consecutive”.<br /><br />Cioè: dopo aver digiunato, vomitato ed essersi quasi
disidratato dalla dissenteria, questo ha avuto il coraggio di farsi
un’ora di palestra... Non è che ha dimenticato di trascrivere dell’etto
di coca che aveva sniffato prima?!
Dulcis in fundo, invece, la geniale constatazione che l’organo motore
della circolazione sanguigna sono i polmoni e non il cuore, che
rappresenta semplicemente una valvola di regolazione. Considerato che
erano gli anni in cui la medicina ufficiale riteneva che trattenere lo
sperma nutrisse il cervello in quanto sostanza altamente proteica, si
può dire che tutto sommato è un testo abbastanza valido.</p>