Data di acquisto: 17/12/2012
Alla base di questo libro v’è la teoria platonica della ghianda. Prima della nascita, ciascuno noi sceglie un’immagine o un disegno che poi dovrà cercare di rivivere sulla terra. Il nostro compagno in questo viaggio è il Daimon che ha il compito di farci ricordare lo scopo della nostra discesa in terra: realizzare la nostra unicità attraverso l’immagine invisibile che abbiamo scelto prima di nascere. Tutta la nostra vita, quindi, con tutte le dovute conseguenze, si basa sul richiamo del daimon e il “ricordo” del disegno-immagine oppure sulla sua negazione. Hillman, attraverso le biografie di uomini illustri che hanno abbracciato il loro talento (o daimon) e attraverso i miti, ci illustra tale teoria cominciando a bersagliare anche molti miti accettati della psicoanalisi classica, come ad esempio quella che lui chiama “superstizione parentale”. Il libro apre molte porte, ed anche se a molte persone la teoria potrà non convincere (a chi è legato ai miti della psicanalisi?), risulta comunque godibilissimo.