Salve, sono Anna.
Qualche giorno fa Carlo mi ha consegnato un nuovo libro da recapitare all'editore ed io, prendendolo tra le mani, gli ho chiesto: "Perché vuoi che le persone ti leggano ancora una volta?".
E poi quando ho visto che si parlava di morte: "Perché un altro libro sulla morte? ce ne sono così tanti.... Cosa c'è da scoprire sulla fine della vita terrena? Cosa è questo vivere e morire?". E Carlo: "Scrivere un libro è partire per un viaggio del quale spesso non si conosce la destinazione, ma che serve per accrescere la propria esperienza, vivere la propria vita e in questo caso anche la propria morte.
Questo libro vuole rassicurare chi lo legge che la morte non è la fine della vita ma l'inizio di un'altra".
Ho domandato: "Qual è quindi lo scopo di questo libro?".
Mi ha spiegato: "Lo scopo è far conoscere il fenomeno "morte" a tutti quelli che desiderano comprenderlo ed insegnar loro a dare un'importanza e una valenza positiva all'avvenimento senza connotarlo, come si fa in occidente, solo di dolore e angoscia".
Ancora: "Come si vive e si muore?".
Dovete pensare che si nasce con un respiro e altrettanto si muore con un respiro, poi si rinasce con un respiro e si ri-muore con un respiro, in un'altalena di viaggi infiniti, fino a raggiungere l'illuminazione.
Nascere come morire non sono fatti semplici, pur essendo naturalmente ovvi, ma sono momenti che segnano l'inizio della vita, sia sulla terra sia nell'aldilà.
Quando è il momento, sarà il respiro a permetterci di venire al mondo e sarà lo stesso respiro a portarci nell'altra dimensione". "Cosa conosci Carlo della morte?"
Ha concluso: "In queste pagine vi racconterò le mie esperienze e i miei incontri con la morte avvenuti nell'arco della mia vita e nei modi più inaspettati, essi mi hanno aiutato a comprendere e vivere la "fine" di cui tutti abbiamo paura in un modo diverso con più accettazione, arrendevolezza e amore".
Ed allora buona lettura a tutti voi.
Anna