Viaggio alchemico tra terra e luna di due anime antiche, nate per incontrarsi, amarsi e tornare a esistere come pura luce, senza la necessità di legarsi alla materia attraverso il corpo.
Un cammino iniziatico dove il tempo e lo spazio limitano azioni e reazioni dei protagonisti senza lederne il libero arbitrio, ma aiutando entrambi a conoscere se stessi e a comprendere i propri errori, lontano da qualsiasi senso di colpa.
La conoscenza del proprio sé offrirà loro una diversa visione della realtà circostante: sogno e sonno si alterneranno sempre meno virtualmente, permettendo anche al lettore di identificarsi nelle situazioni del proprio quotidiano, con un'interpretazione diversa del significato dell'esistenza umana sulla terra.
Un brano...
Il silenzio era sceso nell'accampamento: lei era rimasta sola, venduta da quei suoi cugini che alla morte dei genitori si erano premurati di invocarne la parentela più stretta.
Era sola, circondata dalle ombre che non osavano avvicinarsi, intimorite dalla fama che l'aveva preceduta: nessun uomo che l'aveva voluta per sé era giunto al matrimonio... chi era stato inghiottito dalla foresta, chi aveva incontrato briganti sul proprio cammino e c'era persino chi era stato divorato da una tigre.
Non era certo un buon auspicio, lei lo sapeva, ma conosceva anche le cause che avevano provocato simili disgrazie: nessun di questi coraggiosi uomini aveva voluto guardare oltre il suo sguardo, oltre il velluto dei suoi occhi. Tutti avevano ammirato le forme piene dei suoi seni, lo slancio delle sue cosce, l'armonia che circondava le sue movenze... Ma di lei, di quello che la sua anima implorava, a nessuno pareva importare. E la sua apparente debolezza risultava una forza distruttiva di tuto ciò che si dimostrava mera apparenza.
Eppure con Gos Du Han, il suo compagno di giochi d'infanzia, c'era stato da sempre quel dialogo muto, quell'intuire l'uno dell'altra senza una parola: dentro di lei, quindi, c'era la certezza che tra uomo e donna tutto ciò potesse esistere.
Già, Gos Du Han, ma anche lui l'aveva abbandonata e le lune si erano rincorse senza che una sola sua notizia potesse giungere al villaggio dove erano cresciuti: se ne era andato senza una parola dopo che, durante la festa dei crisantemi, le aveva tenuto a lungo le mani, come una muta promessa senza che lei l'indomani potesse immaginare la sua capanna vuota.
Lui era di qualche anno più vecchio e aveva intuito presto quali sarebbero state le difficoltà per potersi unire in matrimonio: avrebbe dovuto farsi un nome, diventar qualcuno e nel frattempo pregare che non precipitasse una storia diversa.
Non una parola, però, aveva condiviso con lei, per l'enorme rispetto nei suoi confronti: sarebbe morto piuttosto che ritornare senza la fama e gli onori che sognava per loro due.
Così ora lei, accovacciata vicino al fuoco in attesa di un suo destino che si profilava davvero poco rassicurante, si chiedeva il significato di tanta sofferenza, di tanta solitudine.
A chi mai poteva importare della sua vita? Chi avrebbe sfidato il destino se nemmeno il capo villaggio, che ne aveva pagato il prezzo, si era avvicinato? Come se il suo pensiero avesse preso forma, due donne avvolte in strani abiti di una stoffa pesante e nello stesso tempo morbida, l'avevano invitata a entrare nella loro capanna: alternative non sembravano esserci, per cui, abbassando il capo le aveva seguite.
Tutto all'interno sembrava appartenere a un altro mondo: alle pareti pelli di animali rendevano ovattato lo scoppiettio del fuoco sul quale bolliva un pentolone dal profumo più che invitante.
Lei era rimasta sulla porta, irrigidita, come se un'atmosfera così accogliente potesse preludere a qualche inaspettata tragedia: intuendo le sue resistenze le due donne avevano dato inizio a un lieto cicaleccio di cui lei non aveva capito una sola parola, ma in cui aveva percepito la volontà di rassicurazione.
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