Introduzione
Dopo avere sperimentato più di quaranta diete, da sola (zuppa di cavolo, preistorica), con la famiglia (ananas, a basso apporto calorico, iperproteica) o con le amiche (dissociata, del digiuno, iperproteica), dopo aver perso qualche chilo e averne riguadagnati fino a farmi scoppiare le cuciture dei jeans, dopo essermi sentita presa in giro da tutti questi fallimenti, e demoralizzata quando mi guardavo allo specchio, un giorno mi sono svegliata e mi sono detta: basta!
E così, dopo essermi lasciata alle spalle i più svariati regimi alimentari, da quelli molto restrittivi a quelli iperproteici e pericolosi, ho deciso di documentarmi per scoprire l'origine del mio sovrappeso e contrastarlo in modo intelligente.
Per riuscirci ho fatto squadra con mio padre, anche lui in sovrappeso all'epoca, e insieme abbiamo preso la decisione di iniziare una dieta che ci consentisse di conservare sempre un approccio gourmand. Essendo di origine francese, anzi corsa, amiamo troppo la buona tavola per poterne fare a meno!
Probabilmente penserete che arriviamo direttamente dall'epoca dei dinosauri, ma devo ammettere che le nostre ricerche le abbiamo fatte... in biblioteca. Va detto comunque che tutta questa storia è iniziata molto prima che internet invadesse la vita di tutti noi.
E così abbiamo divorato volumi e volumi su alimentazione, benessere e psicologia. A mano a mano ci appuntavamo tutto quello che imparavamo, e mettevamo in pratica i concetti che ci sembravano logici e utili per la salute. Certo, abbiamo dovuto accettare il fatto che se ci abbiamo messo anni ad accumulare chili, non è assolutamente logico pensare di poterli perdere in due settimane, a colpi di pasti insipidi e monodiete.
I risultati?
In un anno di approccio «patchwork», come mi piace chiamarlo, abbiamo individuato e seguito le misure più efficaci di ogni regime studiato, e alla fine abbiamo raggiunto il nostro peso ideale, mantenendolo senza soffrire e senza grandi privazioni.