La Contemplazione Cristiana — Libro
La preghiera del silenzio per la trasformazione dell'anima
Marco Ragghianti
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La preghiera come trasformazione dell'anima
Marco Ragghianti ha una vasta conoscenza della tradizione contemplativa, in particolare di quella cristiana e taoista. ...
Nel libro si dimostra che la contemplazione, quando praticata in maniera autentica, apre alla comprensione che tutti siamo parte della stessa realtà, in accordo col concetto trinitario.
Inoltre viene chiarito che la preghiera del silenzio non è la contemplazione in sé, ma un metodo che prepara a ricevere il dono dell'entrata nella dimensione contemplativa. Infatti, il risultato della preghiera del silenzio è di aprire una via per la dimensione contemplativa a chiunque ne applichi i principi.
Tale metodo, così come esposto, crea le condizioni ideali per la contemplazione attraverso l'uso appropriato di volontà ed intenzione. Una volta innescato il "procedimento", ci apriamo alla contemplazione in modo spontaneo, indipendentemente dall'individuo. La contemplazione è il dono di Dio al quale ognuno di noi è chiamato. ...
Grazie alla vasta e raffinata esperienza, sia come praticante che come insegnante, l'autore riesce ad esporre in chiave moderna ed attuale il periodo di liberazione interiore, così da non considerarlo un peso o, peggio ancora, una malattia, ma il dono divino più sublime che possiamo ricevere.
Per tali motivazioni il presente volume è da considerarsi un dono per tutti i seri ricercatori spirituali, anche se non seguono la contemplazione cistercense o cristiana, per l'arricchimento dello sviluppo della pratica spirituale qualunque ne sia la tradizione. L'apprezzamento di tale volume è strettamente collegato con la pratica spirituale.
Joseph Chalmers
PREFAZIONE
Questo libro dell'amico Marco Ragghianti è un tentativo coraggioso, e quanto al suo intento riuscito, di coniugare tra di loro due mondi che per molti secoli hanno avuto storie del tutto diverse, l'Est e l'Ovest, la spiritualità orientale e quella cristiana.
Non è nuova l'impresa: per citare solo un nome, ricordo dom Bede Griffiths (1906-1993), figura esemplare di cristiano che nel 1931, con un cammino parallelo a quello del suo docente e amico C.S. Lewis del Magdalen College di Oxford, approdò ad una fede profonda. Mentre Lewis optava per l'anglicanesimo della chiesa alta, Griffiths chiedeva di essere accolto nella chiesa cattolica, per farsi poi monaco benedettino; e da monaco benedettino, nel 1955, si trasferì in India ove perseguì vie di comunione spirituale con la religiosità induista. Rispetto a C.S. Lewis che spese tutta la sua vita di cristiano convinto nelle vie dell'ecumenismo parlando di Mere Christianity senza ulteriori declinazioni confessionali, il suo allievo sembra essere andato indubbiamente più lontano, abbracciando lo spirito di altre religioni; in realtà Lewis stesso aveva messo semi di universalismo nell'animo di Griffiths, presentando i miti e i sogni dell'umanità come buoni sogni donati da Dio agli uomini perché più facilmente potessero riconoscere il volto del Cristo quando lo avessero trovato, in direzione quindi della ricerca di ciò che unisce piuttosto che di ciò che divide, secondo la famosa espressione di papa Giovanni XXIII.
Sulla stessa linea questo lavoro vuol rileggere l'esperienza della mistica cristiana in una chiave che appare profondamente diversa da essa per la sua origine e la sua storia, quella della contemplazione orientale, ma che ha molto di valido da insegnare ai cristiani. Certamente il rispettivo modo di esprimersi presenta molte differenze, ma l'autore ha cercato e trovato profonde convergenze, forse anche insospettabili, dall'una e dall'altra parte. A coloro che camminano per la via della contemplazione, scrive, non si chiede di "diventare spirituali": il fine dell'uomo è quello di diventare completamente umano e attraverso questo aprirsi al divino.
La contemplazione non ci estrania, come si potrebbe credere, dal mondo, ma ci rende ad esso, più presenti e consapevoli; ci apre una pienezza di vita che altrimenti ci sfuggirebbe; fa dell'esperienza interiore un'esperienza storica. Così il Verbo di Dio uscito dal Silenzio, incarnatosi in Gesù di Nazareth e fattosi vero uomo in una vera storia umana, si offre a noi come modello da seguire, come archetipo dell'Uomo vero, perfettamente unito al Padre e perfettamente incarnato nella vita degli uomini. Non si tratta qui di astrazioni, si tratta di esperienze: "l'esperienza diretta della coscienza di Cristo è ciò che ci rende davvero cristiani", scrive Marco Ragghianti. Se la ragione non basta a raggiungere l'esperienza di Dio, neppure la teologia da sola basta: Dante, per compiere l'estremo tratto del suo viaggio e giungere alla visione di Dio, dopo aver avuto per guida Virgilio (la ragione) e Beatrice (la teologia), deve affidarsi allo slancio mistico di san Bernardo, il grande cantore della Vergine.
Questo libro ci presenta, così, un cammino ascetico di rinuncia al falso Sé e di ricerca della contemplazione verso la pienezza di tutto l'uomo nel raggiungimento di una coscienza a-duale. Può essere sorprendente per un cristiano sentir parlare di nove "corpi", ma se li chiamiamo "livelli di coscienza" la difficoltà è risolta. Può essere arduo accettare la nomenclatura di "corpo del destino" e la tesi dell'influsso delle stelle sulla vita di una persona, ma se leggiamo il "destino" come dimensione contenente le potenzialità della persona e l'influsso astrale alla nascita quale mappa della vita che dovrà essere coniugata con il libero arbitrio, possiamo anche trovarci d'accordo.
L'autore ha cercato di evitare, nella sua utilizzazione della spiritualità orientale, quelle concezioni inaccettabili dalla fede cristiana, quali la divinizzazione del Cristo nel suo cammino storico (nel cristianesimo non è l'uomo che diviene Dio, ma Dio che si fa uomo), l'identificazione di Dio come il Nulla (Dio è, invece, la pienezza dell'Essere), la reincarnazione, l'equiparazione di Gesù a tutte le altre figure sante della storia dell'umanità. Vero è che il linguaggio dei mistici e quello della teologia spesso non coincidono, perché la nostra lingua non è capace di esprimere fino in fondo l'esperienza che un uomo, pur con i suoi limiti, può fare di Dio.
Mi auguro che l'itinerario qui proposto sia veramente utile a chi legge per riuscire ad incarnare la dimensione della contemplazione nella propria esistenza, e trovare in essa la forza di realizzare interamente in sé il progetto di vita di un Dio che non ha avuto paura di giungere all'incarnazione e alla morte per divinizzarci con la sua resurrezione.
Chi guarda a Cristo riesce a guardare anche dentro di sé, ci dice molto opportunamente questo libro. E Dio, aggiungo con C.S. Lewis, è il Grande Iconoclasta che per misericordia distrugge le false immagini che di Lui ci facciamo, buttando giù ogni volta i castelli di carte che continuamente costruiamo e continuamente devono essere demoliti perché fittizi: Dio sa che sono castelli di carte e non avrebbe bisogno di dimostrare qualcosa abbattendoli, siamo noi che non lo sappiamo ed abbiamo bisogno di sperimentarlo, per costruire sulla solida Roccia. L'esistenza cristiana è un costante cammino di distacco dall'ego per aprirsi al Tu che è Tutto.
Ma, come scriveva nel 2010 il cardinal Bergoglio, l'attuale papa Francesco, "Dio si fa sentire nel cuore di ogni persona. E rispetta anche la cultura dei popoli. Ogni popolo coglie una visione di Dio, la traduce in accordo con la propria cultura e la elabora... Dio si apre a tutti i popoli, si rivolge a tutti affinché lo cerchino e lo scoprano attraverso la creazione".
Semi di verità sono sparsi ovunque: questo libro li raccoglie e ce li offre.
Anna Giorgi
Professoressa e teologa
Spesso acquistati insieme
Marca | Appunti di Viaggio |
Data pubblicazione | Maggio 2013 |
Formato | Libro - Pag 476 - 14,5x21 |
Nuova Ristampa | Giugno 2016 |
ISBN | 8887164800 |
EAN | 9788887164800 |
Lo trovi in | Libreria: #Saggistica e religione #Meditazione |
MCR-NR | 118283 |
Marco Ragghianti, laico cistercense, appartiene alla nuova generazione di insegnanti contemplativi cistercensi iniziata da Thomas Merton e proseguita da Thomas Keating, di cui è allievo. Alterna periodi di eremitaggio sia in monastero che nella propria abitazione con momenti di lavoro ed... Leggi di più...
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