Data di acquisto: 26/12/2023
Un libro da leggere per capire meglio il presente soprattutto in questo periodo storico terribile. Lo consiglio.
Prezzo di listino: | € 13,00 |
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Si può raccontare il male non mentre si compie, ma quando si deposita attraverso la distanza del tempo e riassume la forma ordinaria del vivere quotidiano, mimetizzando l'inumano in umano?
A sessant’anni dalla pubblicazione, uno dei libri più importanti del Ventesimo secolo torna con una nuova prefazione di Ezio Mauro.
Otto Adolf Eichmann, uno dei comandanti delle SS responsabili dell’organizzazione della cosiddetta “soluzione finale”, fu processato nel 1961 a Gerusalemme, avendo commesso crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l’umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista.
Hannah Arendt assistette al processo come inviata del “New Yorker” e ne nacque un libro scomodo, che pone le domande che non avremmo mai voluto porci e dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo.
Il suo resoconto, spiega Ezio Mauro nella sua prefazione, è “il tentativo di recuperare una misura umana di razionalità che consenta di mandare avanti il mondo dopo Auschwitz”: è un’esplorazione attenta e appassionata del contesto storico e politico, un’analisi del tempo nazista, indispensabile per capire come quella quotidianità ordinaria e mediocre abbia potuto farsi strumento dell’orrore.
Questo tipo di indagine diventa necessaria poiché “quel che si vede e quel che si sente non riescono a restituire la portata dell’accaduto che resiste al diritto, alla giustizia, alla pietà, dunque alla comprensione”.
Sprovvisto di qualsiasi tipo di eccezionalità, concentrato sulla corretta esecuzione del compito assegnatogli, Eichmann è l’incarnazione “banale” del Male, che per questo risulta tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati.
I macellai del nostro tempo non hanno la “grandezza” dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano. Prefazione di Ezio Mauro.
«Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso.»
Marca | Feltrinelli |
Nuova edizione | 34a edizione - Aprile 2023 |
Data 1a pubblicazione | Settembre 2013 |
Formato | Libro - Pag 348 - 13x20 cm |
ISBN | 8807897458 |
EAN | 9788807897450 |
Lo trovi in | Libreria: #Storia contemporanea |
MCR-NR | 432137 |
Hannah Arendt (Hannover 1906 – New York 1975), allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers, nel 1933 dovette emigrare in Francia a causa delle persecuzioni contro gli ebrei. Dal 1941 insegnò Filosofia politica a Chicago e New York. Della sua vasta produzione – dalla teoria... Leggi di più...
Data di acquisto: 26/12/2023
Un libro da leggere per capire meglio il presente soprattutto in questo periodo storico terribile. Lo consiglio.
Data di acquisto: 25/07/2023
Un libro da leggere che risulta essere attuale più che mai. Dietro la mediocrità, la superficialità, l'inezia di un essere umano, vi è la banalità del male, poiché sono individui banalmente comuni a poter compiere il male. Oggi la società dei consumi crea uomini fragili, deboli, svuotati di ogni virtù e dote morale. E sono proprio questi uomini 'stupidi' ad operare il male nel mondo divenendo strumenti inconsapevoli del potere. Sullo stesso tema consiglio di leggere "Resistenza e resa-lettere e scritti dal carcere" di Dietrich Bonhoeffer e "L'umiltà del male" di Franco Cassano.
Data di acquisto: 11/01/2022
Indubbiamente 'La banalità' del male' è un libro impegnativo che ho letto e riletto. La prima volta mi ha suscitato una quantità indescrivibile di emozioni, la seconda volta mi ha portata a riflettete e mi sono ritrovata a fare i conti con la mia coscienza, in realtà l'unica parte che fa 'differenti' gli uomini uno dall'altro. Ad alcuni addirittura può sembrare una specie di trattato e anche pesante da digerire. Credo invece che l'unico argomento difficile da digerire sia solamente la condanna dei crimini contro il popolo ebraico...
Data di acquisto: 13/10/2016
un libro che racconta la cruda realtà con analisi lucida e spietata
Data di acquisto: 23/01/2015
Un libro estremamente interessante; fornisce una panoramica dell'antisemitismo presente in vari paesi europei nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale e durante il conflitto, facendo capire che il sentimento di ostilità nei confronti degli Ebrei non è riconducile esclusivamente alla Germania nazista o all'Italia fascista; la parte biografica dedicata ad Adolf Eichmann risulta a mio avviso, nonostante la mediocrità del personaggio, molto coinvolgente. Un libro molto ben scritto, che fa riflettere. Lo consiglio.