Data di acquisto: 27/11/2024
Pietra miliare del paganesimo...mi ha fatto piacere trovare questa edizione compatta su macrolibrarsi tutta in un unico libro....unica pecca la copertina tende ad arricciarsi
Prezzo di listino: | € 22,00 |
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Il ramo d'oro - Per invito della Sibilla, prima di accingersi al viaggio nel regno dei morti, Enea colse il ramo d'oro.
Secondo gli antichi, a questa leggenda era collegata la strana usanza per cui solo chi fosse riuscito a strappare un ramo dall'albero che cresceva nel recinto del santuario di Diana a Nemi, uccidendo il sacerdote che vigilava su quei luoghi, poteva succedergli come "re del bosco".
Colpito da quello che sembrava essere un barbaro costume sopravvissuto fino ai tempi imperiali, Frazer si lanciò in una ricerca sui motivi universali che potevano averlo ispirato, confrontando miti e riti di ogni tempo e luogo.
L'edizione che qui si ripropone fu stabilita dallo stesso Frazer, il quale seppe mantenere la straordinaria ricchezza dell'edizione maggiore, rendendone più accessibile l'impianto ed esaltandone i pregi letterari.
Marca | Bollati Boringhieri |
Data pubblicazione | Gennaio 2012 |
Formato | Libro - Pag 875 |
ISBN | 8833922898 |
EAN | 9788833922898 |
Lo trovi in | Libreria: #Riti magici |
MCR-NR | 81421 |
Data di acquisto: 27/11/2024
Pietra miliare del paganesimo...mi ha fatto piacere trovare questa edizione compatta su macrolibrarsi tutta in un unico libro....unica pecca la copertina tende ad arricciarsi
Data di acquisto: 27/03/2022
Il classico intramontabile. La diatriba più discussa della storia. Una forte base per le conoscenze esoterico-antropologiche
Data di acquisto: 21/04/2015
Antropologia, mito, spiritualità arcaica, simboli del sacro: in quest'opera di James Frazer, britannico tutto d'un pezzo, vengono analizzate, forse con una certa visione vittoriana e anglocentrica, le radici cultuali, culturali e religiose della maggior parte dei popoli del mondo. Il testo, ultimato ai primi del '900, ha un'impronta vagamente evoluzionista perché parte dalle culture "barbare e primitive" - a detta dell'autore - per approdare al Cristianesimo, in un susseguirsi di superstizioni e sacrifici anche umani. In parte è vero ma non è solo questo: la sacralità antica, depurata dal sacrificio appunto cruento, libera dai lacci dell'idolatria, scevra da ogni impostazione gerarchica - sacerdotale e regale -, è una fonte di acqua viva cui attingere per assaporare quei rari momenti di armonia, in cui microcosmo e macrocosmo si riuniscono per diventare una cosa sola.