Con uno scritto di Angela Terzani Staude.
Testimonianza unica di un Tiziano Terzani reporter, giovane ed entusiasta, interessato ai «fatti», che con stupore si avvicina a ogni dettaglio e crede ancora sia possibile influenzare la Storia, questo testo ricostruisce in presa diretta l’olocausto che fece della Cambogia il regno dell’orrore.
I suoi reportage ci raccontano non soltanto la storia che trasformò un intero Paese ma anche l’uomo che la seguì per documentarla. Da qui infatti prese corpo la svolta che lo porterà ad abbandonare ogni fiducia nell’ideologia, in cui pure aveva creduto, per iniziare un nuovo cammino di ricerca.
Nella Cambogia – unico Paese dell’Asia che aveva continuato a visitare per 25 anni – Terzani vedeva rappresentata nella sua essenza la tragedia del pianeta intero. Fantasmi è dunque un testo imprescindibile per capire le ragioni che lo spinsero a voltare le spalle al mondo e a cambiare direzione.
«I cambogiani lo sanno da secoli: la vita è una ruota e la Storia non è progresso», ricordava già allora, prima che altre guerre di invasione e altre lotte fratricide conferissero un’eco per sempre attuale alle sue parole.
«Tornammo da quel viaggio che eravamo stravolti, anche dalla apparente impossibilità che questa civiltà potesse mai rimettersi in piedi. Come poteva? E lì ebbi quest’altra bella visione, che mi piaceva: che la vita non si ferma.»
Leggendo gli articoli che Terzani ha scritto negli anni si passa dalla leggerezza iniziale del giovane reporter all'angoscia che via via si gonfia, sino a quando la strage viene svelata. E lui fu tra i primi a descriverla.
- Bernardo Valli, la Repubblica -
Dal libro
Col passare degli anni ho continuato a seguire le vicende della Cambogia, finché questo Paese è diventato per me la scoraggiante riprova di come al mondo non c'è giustizia, di come l'umanità ha perso la capacità morale di indignarsi e di come la vita finisce sempre per trionfare sulla morte, ma lo fa nel più primitivo e crudele dei modi.