Quando una fra le tante guerre in corso, guerre quasi tutte dimenticate, ne arriva una vicina, che ci tocca più da vicino: notizie a raffica e quel caro bolletta che si appoggia concretamente al portafoglio, ora sulla e della guerra, si può ragionare "più in là"?
Sui momenti di ogni giorno che vengono travolti dal conflitto, di una vita spazzata via, morte, distruzione, saccheggi, stupri e su come si può essere e continuare a vivere in guerra? Travolti e sconvolti dall'oggi al domani? Leggere il diario di questa giovane donna ebrea, la sua spiritualità e la ricerca intima, nella sua sconfinata profondità e complessità, quando una larga parte di giovani e meno giovani oggi si rapporta al mondo attraverso i "like", leggere il diario di un'anima in guerra, lo sento attuale, mi fa riflettere e mi è anche difficile.