
Andrea Pavan
Andrea Pavan. La sua formazione universitaria di base è legata alla pianificazione agroambientale, e alla sociologia del territorio rurale (presso le Università di Padova e Trento).
Ha svolto una scuola di specializzazione nel 2010 Jean Monnet con le università di Trento, Bolzano e Innsbruk sviluppando i temi della sostenibilità ambientale e umana particolarmente in ambito rurale, montano e marginale.
Si occupa dal 2012, come libero professionista, di sostenibilità umana e pratiche agricole ecocompatibili. Attualmente gestisce 2 progetti nelle scuole del Veneto e Friuli Venezia Giulia per l'azienda Ecor-Naturasì e per il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, collabora come consulente con l'Università degli studi di Udine per l'avvio di una filiera della coltivazione e trasformazione della canapa in Regione Friuli Venezia Giulia. Coordina la nascente rete d'imprese agricole che si occupa della produzione e della trasformazione della canapa industriale nel territorio. Dal 2015 infatti studia e
coltiva canapa in campo aperto. Viaggia in Italia e all'estero per approfondire le conoscenze e lo stato dell'arte di tale coltivazione in Europa.
Dopo il lungo periodo di abbandono che in Italia ha portato al profondo stato di arretratezza tecnico e culturale sul tema, oggi grazie agli ultimi sviluppi normativi e culturali ha deciso di proporre un percorso di produzione e trasformazione che sta coinvolgendo decine di aziende entusiaste di approcciare a una nuova coltura ecocompatibile, redditizia e con grandi potenzialità ancora inesplorate.
Propone inoltre come libero professionista laboratori legati alla gestione dei flussi naturali, gestione dei rifiuti, economia circolare, permacultura e agricoltura ecocompatibile.
Lavora nel campo della Permacultura su sistemi auto-sostenibili e resilienti sperimentando l’autosufficienza alimentare e l’auto-produzione.
In questo ambito compie una continua ricerca dell'equilibrio fra l'adesione alle regole di mercato che portano all'accumulo di cose materiali e il vivere seguendo logiche di ragionevolezza, autosufficienza o proprie di una comunità socioeconomica territorialmente collocata.