Data di acquisto: 20/08/2014
Nocciolo del testo e principale obiettivo dell'Autore: dipanare la concezione del tempo che il logico Kurt Godel maturò riflettendo, fin alle rispettive estreme conseguenze, sulla Relatività dell'amico Einstein. Così Godel intuì per primo ed espresse in un memorabile articolo del 1949 la possibilità, almeno teorica, del viaggio nel passato date specifiche condizioni al contorno dell'universo o di qualche sua zona. Risultato è che il tempo con cui s'intesse la trama del mondo non è ciò che scienza, filosofia precedenti e senso comune definivano ma è un ente diverso. Non canale il cui flusso scorra sparendo da un luogo ad un altro e solo trascinando chi vi navighi o nuoti dentro. Piuttosto elastico fiume che malgrado l'apparenza è d'acqua stabile, dunque navigabile persino a ritroso fin a risalire le stesse onde già scorse: quasi al modo degli spostamenti metrico-spaziali. Qui si narrano processi e correlazioni di questa portentosa innovazione cognitiva. Libro importante ma non di facile lettura e comprensione.