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Recensioni e opinioni su “Il Libro Tibetano dei Morti


Recensioni

Valutazione media: 4,7 stelle su 5

Voto medio su 3 recensioni dei clienti

66% recensioni con 5 stelle 5
33% recensioni con 4 stelle 4
0% recensioni con 3 stelle 3
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Recensioni dei clienti

Diego G.

Recensione del 25/12/2017

Valutazione: 4 / 5

Data di acquisto: 20/07/2017

Questo libro è sicuramente uno dei principali da leggere sulla morte, il vivere e il morire. I commenti sono stati fatti da un maestro molto istruito, questo potrebbe rendere ostica la lettura a chi si avvicina per la prima volta all'argomento, oppure molto dettagliata e rifinita a chi cerca riflessioni e analogie della cultura tibetana. Forse abbinare la lettura con un altro testo commentato da un occidentale potrebbe facilitare la sua comprensione alle persone meno dentro la materia, ma questo è un parere puramente personale.

Manuela C.

Recensione del 08/07/2017

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/07/2017

Quando ho letto questo libro avrò avuto circa vent'anni. La mia passione per le altri visioni della vita e della morte è stata catturata da questo testo. Leggerlo è stato come viverlo. Pensare ai monaci che nei giorni successivi alla morte stanno al capezzale a ripetere il testo sacro per accompagnare l'anima nel suo viaggio nell'aldilà, per aiutarla a trovare il coraggio di superare le prove dei demoni dei vari mondi. La descrizione dei vari mondi e dei loro demoni è di un fascino unico. Credo che sia una conoscenza molto utile da avere, non tanto nel conscio della ragione, quanto nell'inconscio dell'anima. Credo che la lettura di questo libro abbia sicuramente arricchito la mia visione sul mondo della morte. Lo consiglio vivamente

Vincenzo D.

Recensione del 13/09/2012

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 13/09/2012

Un grande testo religioso e sapienzale commentato da uno dei più importanti maestri del buddismo tibetano che ha soggiornato e insegnato a lungo in Italia. Questo libro viene recitato al capezzale dei morenti per istruire l'anima che si accinge al trapasso. In esso si descrivono i passaggi che l'anima disincarnata attraversa tra l'abbandono del corpo e una nuova incarnazione. In questa fase di delicata transizione, ricca di visioni beatifiche, sconvolgenti, terrificanti, l'anima ha più volte l'opportunità di identificarsi con le manifestazioni del divino e di raggiungere la liberazione, spezzando il ciclo del samsara, delle continue morti e rinascite. Ma se il desiderio e l'attrazione per il mondo terreno sono toppo forti si sarà inevitabilmente spinti a raggiungere il corpo della futura madre nell'istante del concepimento, seguendo la propria affinità con il genitore del sesso opposto... E così che ricomincia "un altro giro di giostra", un nuovo percorso evolutivo di gioie, pene ed esperienze sulla Terra.