Ho letto, anzi divorato, il libro di Matteo e la suggestione immaginale mi ha accompagnato in ogni pagina. Il libro non è un libro, ma un viaggio onirico dentro di sè che non potrà non concludersi con l'esperienza pratica delle Stanze. L'avventurarsi nel viaggio attraverso di esse ha un che di magico e "meraviglioso" perché non sai mai cosa ti aspetta, e nella necessità di comprensione di tutti i simboli che riempiono le singole Stanze, poco per volta, interroghi e rispondi a te stesso, quasi come un lungo snodarsi dentro le "tue" Stanze, quelle dell'Anima. Linguaggio evocativo, mistico, onirico, affascinante, che ti illude ti aver capito ma in realtà pone nuove e più profonde "provocazioni", che è bello magari lasciare sospese, e poi attraversare, e poi ancora rileggere con gli occhi nuovi di chi, nel frattempo, si è diventati. Mi piace pensare che lo scopo dell'autore, quello cioè di permetter che il Mistero del Nostro Cuore e la missione della Nostra Vita si svelino piano, sia pienamente riuscito