Un avvincente racconto, che narra le avventure del giovane Carlos Castaneda, durante il suo apprendistato con il suo maestro, Don Juan Matus, il quale lo introduce allo sciamanesimo. Il libro andrebbe letto dopo i precedenti, ma risulta comunque di facile lettura anche come primo libro di Castaneda; il lettore viene completamente immerso nelle vicende del protagonista, che toccano la loro vetta più alta nella prima metà, nel mondo degli esseri inorganici e delle ombre, introducendo il collegamento tra i sogni e altre realtà. Insomma, che si voglia credere o meno alle vicende narrate, davvero poco importa, il libro intrattiene ed è accessibile a tutti, e offre innumerevoli spunti di riflessione, nonché un nuovo modo di guardare alla "realtà". Da leggere e rileggere, consigliato a chiunque.