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Recensioni e opinioni su “La Spirale del Tempo


Recensioni

Valutazione media: 3,5 stelle su 5

Voto medio su 2 recensioni dei clienti

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Recensioni dei clienti

Marco C.

Recensione del 20/06/2012

Valutazione: 3 / 5

Data di acquisto: 20/06/2012

E' un testo ambivalente quello in questione. Lo si odia per le descrizioni prolisse e tediose che compaiono fin troppo ripetutamente nel romanzo, lo si adora per la caratterizzazione dei personaggi, cosi concisa e invitante alla lettura. E' sicuramente un testo impegnativo e valido, ma restringe la sua lettura a un numero ridotto di lettori.

Gaetano B.

Recensione del 22/01/2011

Valutazione: 4 / 5

Data di acquisto: 22/01/2011

<p>Seguo da anni G. Hancock nei suoi viaggi e nelle sue immersioni alla ricerca di prove per le sue tesi mai banali. In questo suo ultimo libro non c'è però il giornalista /detective ma c'è uno scrittore. Se avete apprezzato le avventure di Lisbeth descritte nella trilogia di Stieg Larsson, non potete non apprezzare questo libro. Lo stile della narrazione poi è simile. I. Fleming, raccontando le gesta del comandante Bond (007), proprio quando l'azione è al culmine (e, dunque, dopo aver creato con maestria un'aspettativa nel lettore), ti lascia sospeso a mezz'aria inserendo dotte digressioni. Larsson e Hancock, sostituiscono alle digressioni un'altro racconto, che apparentemente c'entra con quello che hanno appena scritto come i cavoli a merenda. Naturalmente questo racconto appena introdotto, termina, poche pagine più avanti, con un'azione in pieno svolgimento. Per poi riprendere il primo racconto. E così via, come in un gioco di specchi man mano che la lettura procede, le due trame confluiscono per poi saldarsi. Ciò premesso, per il romanzo di Hancock può valere quanto M. Vargas LLosa scrisse sul Pais: "Ho letto la trilogia di Larsson con la stessa febbrile eccitazione con la quale da bambino e adolescente lessi Dumas, Dickens e Hugo e chiedendomi a ogni pagina "E ora che succederà?". Sia come sia, questo è, a somme fatte, un buon romanzo (anche se è la solita guerra male vs bene) che descrive a volte scene troppo cruente: sarà arduo trarne un buon film. Leoni, la sorella della protagonista prestorica, suscita tenerezza (come, del resto, Lisbeth). Gli Orridi sono una invenzione felice del libro, come, del resto il nome Leoni e il quadro del succhia anime. Nota più che stonata: storia troncata ad arte per creare un'aspettativa da essere evasa in un prossimo libro (trilogia Hancock?). Da ultimo: il titolo non è corretto: le spirali han da intersecarsi prima o poi, a meno che non sian chiocciole (dimensioni finite).</p>