Data di acquisto: 12/04/2007
Il libro è piacevole e si lascia leggere d'un fiato, la malattia, la SLA fa da solo da sfondo ad un sogno che potrebbe benissimo essere un ritratto di Catling (famoso pittore che ritrasse gli indiani ancora nel loro periodo d'oro con molto rispetto e comprensione). E' un libro che può servire a capire come la malattia cambi la prospettiva che abbiamo della vita quando ci troviamo di fronte alla malattia, o che se preferite può farvi meditare su come state vivendo la vostra oggi senza problemi e spensierati come spero stiate vivendo (ma non è pesantemente incentrato sulla malattia anzi la sfiora dolcemente), ma chi legge vorrà semplicemente sapere se vale la pena comperare questo libro. Ebbene sì, prima di tutto perchè è scritto con il cuore (anche se il cuore ha usato un dito per dire quello che doveva), secondariamente perchè i proventi vanno all'assistenza degli ammalati di SLA, e questo è già abbastanza. Si può regalare ai giovani che stanno inziando a capire cos'è la vita, gli insegnerà qualcosa di buono, se sapranno leggerlo con il cuore, come è stato scritto. C'è un pensiero molto bello di Oscar Wilde all'inizio del libro, io avrei chiuso lo scritto con un altro pensiero PAWNEE, mi permetto di aggiungerlo, visto che io non ho telefonino ne orologio, e conosco qualche indiano... I NOSTRI CUORI SONO IN CIELO "E' là che vanno i nostri cuori nell'infinità dei cieli" Buona lettura