Data di acquisto: 02/11/2012
Lo scrittore Derrida parte da un presupposto utile e fondamentale, prima di affrontare questa interessante e piacevole lettura di saggistica: la menzogna non deve appartenere soltanto al sapere storico. Nella sua determinazione classica infatti la menzogna non appartiene all'errore; Derrida affronta la tematica con intelligente fiutio, richiamando alla memoria personalità affluenti nel sapere filosofico e non. Derrida infatti suggerisce di percepire la menzogna non come un semplice stato o come una risposta e un atteggiamento, quanto com un atto internazionale. Ciò che emerge a termine della lettura è proprio il carattere metafisico che lo scrittore Derruida ha saputo individuare nella menzogna, attraverso delle ricostruzioni storiche, ricordi a informazioni e riflessioni compiute da alcuni filosofi, senza dimenticarsi del lettore, a cui sopraggiunge un invito piacevole, spesso premeditato ma rinnovato dalla dinamicità con cui il libro si propone, nell'esposizione chiara e intelligente dei concetti.