Questo libro racconta la vita pubblica e privata di un mito del Rock, la sua evoluzione spirituale e la sua maturità artistica.
La ricerca spirituale che stiamo vivendo da qualche decennio è dovuta in parte anche a George Harrison...
Non a caso, quando i Beatles raggiunsero il culmine della fama, le sue esperienze con la musica indiana lo spinsero a cercare l'onnipresenza di Dio nella musica (nada brahma).
L'aspetto meditativo trascendentale insito nelle atmosfere del mondo orientale influenzò profondamente lo sviluppo della sua identità. Tornando a incidere con i Beatles, le realizzazioni di George influenzarono il ritmo e la melodia di "Within You Without You" nell'album Sgt Pepper del 1967.
Come ci racconta in questo libro lo scrittore critico musicale Sergio d'Alesio: l'artista rimase folgorato da una lezione tenuta da Maharishi Manesh Yogi a Londra reiterando l'esperienza in Galles e nel ritiro spirituale di Rishikesh protrattosi per tre mesi insieme agli altri Beatles sotto la guida del guru.
Nel luglio del 1968, la sua ricerca spirituale divenne l'emblema dei disegni animati psichedelici di Yellow Submarine: dove George appare come il Beatle mistico, seduto nella posizione del loto indossando una collana di grani di legno.
Nonostante la popolarità e la ricchezza, nel 1965 il chitarrista ha iniziato a costruire il "suo"personale rapporto con il Trascendente, viaggiando per tutta l'India allo scopo di scoprire il vero significato dell'esistenza.
Assimilando nel profondo i testi sacri dell'induismo, ha aperto una breccia verso l'oriente stimolando milioni di ragazzi della sua generazione alla meditazione spirituale, al mondo dello yoga e a soggiornare negli ashram del mondo asiatico, dal quale non hanno fatto più ritorno. Il suo rispetto per ogni forma di cultura e di religione nasce dalla consapevolezza che DIO è uno solo e noi tutti siamo una goccia nell'oceano dell'universo.
Oggi è considerato il padre della world-music...
Il CD allegato
Al di là di ogni riferimento al misticismo induista, il CD allegato al libro In The Garden Of George Harrison sottolinea il concetto che tutti noi siamo UNO: una sola anima, un solo cuore, una sola palpitante emozione nata in simbiosi con le vibrazioni dell’universo.
L'ascolto consapevole di queste musiche ci conduce ad uno stato di leggerezza mentale e di benessere psicofisico e ci accompagna dolcemente, ad una energia rinnovata.
L'ascolto sonoro attivo del CD è un potente mezzo di rilassamento e di esplorazione interiore, in grado di armonizzare e riportare in equilibrio le frequenze energetiche del corpo, donandoci pace e benessere, mantenendoci sani e felici.
I suoni della natura di questo CD sono stati registrati al Sun Temple situato nello stato dell’Orissa in India, vicino alla sacra città di Puri, Tempio dedicato a “Surya” dio sole, a Rishikesh, Benares, e sulle rive del Gange.

Dalla quarta di copertina
Ho incontrato George Harrison in molte occasioni nel corso della sua carriera. Oltre al talento, ogni volta ero sorpreso dalla sua apertura mentale perchè mostrava il "tyagi" un totale distacco dalla popolarità come se lui fosse profondamente differente da quello che la gente ascolta nella sua musica.
In realtà ancor oggi, a quindici anni dalla sua scomparsa, mi chiedo quali requisiti debba avere una persona per trascorrere su questo pianeta "una vita straordinaria".
George appartiene a quel novero, quasi fosse un fiore che germoglia, una pianta che si rigenera di stagione in stagione o un peepal l'albero di lungo corso che prospera in India... Compositore, chitarrista sublime, filantropo, giardiniere nato, ha la cura per le piccole cose, ma anche un gran senso dell'umorismo, la passione per il cinema indipendente e il circuito del Grand Prix, ma possiede soprattutto una grande anima.
Grazie a compagni di viaggio virtuali (Swami Vivekananda, Paramahansa Yogananda e Caitanya Mahaprabhu) e reali (Swami Vishnu-Devananda, Maharishi Manesh Yogi, Ravi Shankar, Sri Swami Satchidananda e A.C. Bhaktivedànta Swami Prabhupada) acquisisce in progressione la piena consapevolezza del vero significato dell'esistenza.
Nel 1970 lancia al mondo i l suo messaggio: "Mio dolce Signore, davvero voglio vederti (Rare Rama), voglio stare con te (Hare Rama), voglio vederti, ma ci vuole così tanto tempo, mio Signore (hallelujah), mio, mio, mio Signore (Hare Krishna), mio dolce Signore (Krishna Krishna), mio Signore (Hare Hare), Gurur Brahma, Gurur Vishnu, Gurur Devo, Maheshwara, mio dolce Signore (Gurur Sakshaat), Parabrahma, Tasmayi Shree, mio, mio, mio, mio Signore (Guruve Namah), mio dolce Signore (Hare Rama)"
Il suo rapporto con il mondo materiale fotografa la moglie Olivia, il figlio Dhani e la natura. Non a caso il suo ultimo rifugio è la splendida dimora ad Hamilton Island, un paradiso esotico australiano, dove meditare e riflettere al di fuori del problemi dell'umanità.
E lì che spesso suole dire, ripetendolo sino alla morte: "Tutto è importante, ma nulla lo è veramente. L'unica cosa che non può attendere è la nostra ricerca spirituale che ci connette con il Trascendente".
George non pensava di reincarnarsi, ma voleva una sola vita per realizzare il suo karma, liberarsi dalle catene del mondo fisico e contemplare DIO..."
Sergio D'Alesio