Il progetto Eywa nasce a Dinderessò, un villaggio in Burkina Faso, dove insieme a un gruppo di donne hanno dato vita a un saponificio, oggi divenuto fonte di reddito importante per la comunità locale.
Eywa utilizza vetro, alluminio, legno FSC®, biopolimeri compostabili e plastica vegetale per i contenitori, scegliendo le soluzioni più innovative che coniugano riciclo e tutela delle foreste. Oggi Eywa è 100% plastic free.
Il punto cardine della loro mission è la ricerca del benessere nel rispetto della natura: per questo motivo le formulazioni dei loro cosmetici vedono sempre presenti le migliori materie prime vegetali, garantendo tracciabilità, qualità certificata e utilizzando un packaging riciclabile.
Il risultato è un prodotto dalla texture molto piacevole e dermatologicamente sicuro.
Good for you and the Planet
- Il marchio FSC® identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
- Il Biopolimero compostabile da loro scelto viene ottenuto dalla fermentazione batterica degli scarti della lavorazione dello zucchero. La sua proprietà più interessante è l’elevata biodegradabilità: si decompone anche in condizioni anaerobiche e a contatto con l’acqua marina.
- Plastica Vegetale (bio based) significa materiale realizzato da fonte vegetale rinnovabile, riciclabile al 100%.
Progetti sociali
Dal Burkina Faso, il viaggio e la ricerca dell’ingrediente perfetto è proseguito passando dal Marocco al Kenya per poi riapprodare in Italia, tra la Sardegna e la Campania.
Il rapporto diretto con i fornitori di materie prime caratterizza il modo di operare di questa azienda, con l'obiettivo di creare una rete di connessioni a partire dal territorio, dalle persone e dalle risorse della natura per arrivare ad un prodotto che mantenga le tipicità del luogo da cui proviene e che ne rifletta, in un certo senso, l’anima più autentica.
Le donne coinvolte nel progetto vengono pagate Fair Trade Prices e lo stipendio viene dato direttamente a ogni singola donna e non ai loro mariti.
- Burkina Faso: cooperano a stretto contatto con l’associazione Kolon Kandya Burkina Faso. I gruppi di donne dell’associazione seguono la produzione del saponificio, la raccolta, l’estrazione e la conservazione dei burri e degli olii pregiati. Un accurato lavoro formativo sugli standard qualitativi ha permesso di arrivare all’eccellenza nell’estrazione degli olii.
- Kenya: collaborano con Meru Herbs, cooperativa creata da circa duemila famiglie kenyote intorno ad un progetto idrico volto a portare acqua ai villaggi che si trovano alle pendici del Monte Kenya.
- Marocco: dalle suggestive valli dell’Anti Atlante in Marocco arriva il prezioso olio di Argan, la cui lavorazione avviene sul posto all’interno di un laboratorio costruito secondo i tradizionali canoni dell’architettura locale.
- Campania: la Cooperativa Sociale Capovolti, loro partner nel cuore dei Monti Picentini in provincia di Salerno, conta 1.500 piante di olive coltivate secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Le olive sono certificate Icea.
- Sardegna: hanno selezionato come loro partner la Cooperativa Iliana, che ha costituito una rete che completa la filiera e riduce i costi e le emissioni di Co2 legate ai trasporti. Dalla raccolta delle erbe, al confezionamento dei cosmetici naturali, tutto è realizzato in Sardegna.