Wall Street e la Legge Morale — Libro
Come e perché l’economia non può fare a meno dell’etica
Giovanni Piazza
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Acquistati insieme
Il mercato è una creazione dell'uomo che deve riprendere il controllo sulla sua creatura.
Nella sua critica all’utilitarismo e alla monetizzazione di ogni ambito della vita, l’autore riflette sul concetto di avidità e sulla filosofia che ha portato il mercato ad accettarla fino a considerarla una virtù.
Su queste basi il discorso si allarga per indagare i limiti entro i quali la disuguaglianza è tollerabile all’interno di una società civile. L’antropologia offre gli strumenti per analizzare la figura del businessman e il rapporto tra ricchezza e felicità, mentre la necessità di un dialogo tra economia e morale viene dimostrata con la teoria dei giochi.
Il capitolo conclusivo considera la responsabilità dell’uomo verso l’ambiente, servendosi delle varie questioni discusse per proporre un concetto di sviluppo totalmente nuovo.
Ogni capitolo si apre con la scena di un film che avvia la discussione (Proposta indecente, Wall Street, Oltre le nuvole, A Christmas Carol, The Day After Tomorrow…) e dà concretezza al discorso teorico.
Dalla quarta di copertina
E se un giorno chi detiene le chiavi dell'economia mondiale prendesse le sue decisioni non solo ricercando il profitto, ma lasciandosi guidare da principi morali universali? Forse il benessere sarebbe più diffuso e nei momenti di crisi alla fine si conterebbero meno vittime...
Questa prospettiva è decisamente di là da realizzarsi. Ciò non toglie che si possa cominciare a porre le basi ideali per una fondazione morale dell'economia, che abbia al suo centro l'attenzione per l'uomo e - esigenza non più rinviabile - la cura dell'ambiente.
In questo libro si apre una riflessione a tutto campo che invita gli attori economici a chiedersi non solo che cosa sia più vantaggioso, ma che cosa sia più giusto fare.
Questa domanda fondamentale viene via via declinata in interrogativi più specifici:
- E' vero che tutto può essere comprato e venduto?
- Bene e utile coincidono?
- L'interesse di chi bisogna perseguire nella propria iniziativa imprenditoriale?
- L'avidità è il motore del progresso oppure un vizio?
- In quale misura sono accettabili le diseguaglianze economico-sociali?
- Che tipo di uomo vuole essere il businessman?
- Quale rapporto ha la ricchezza con la felicità?
- Quali valori sono in gioco nell'attività economica?
- Che cosa si intende per sviluppo, e lo sviluppo di chi si deve ricercare?
Lungo questo percorso, a segnare i punti fermi del ragionamento, si ritrovano alcuni imperativi morali, che intendono offrire un orientamento per capire come rendere eticamente corretto il proprio agire economico.
Da questa prospettiva l'etica e l'economia non sono discipline separate o addirittura in competizione tra loro, ma modalità di intervento sulla realtà in dialogo e mutua collaborazione, entrambe dirette verso il «bene», concetto che è tanto più urgente riscoprire quanto più oggi suona fuori moda e privo di significato.
Spesso acquistati insieme
Introduzione
Ogni cosa ha il suo prezzo
- Economia di mercato e società di mercato
- Gli argomenti della disuguaglianza e della corruzione
- Gli argomenti del mistero e dell'insostituibilità
- Beni più grandi del profitto personale
Anche voi avrete dei profitti
- Breve storia del concetto di interesse
- Critica all'utilitarismo: l'errore concettuale, ovvero il «riduzionismo»
- La generalizzazione indebita
- Il passaggio dall'essere al dover essere
- Obiezioni morali all'egoismo
- Argomento logico contro il postulato della mano invisibile
- Argomenti morali contro il postulato della mano invisibile
L'avidità è valida, l'avidità è giusta
- Storia di un vizio che divenne virtù
- Quando è che basta?
- Gli errori fondamentali - ontologici ed esistenziali - dell'avido
- Altri argomenti contro l'avidità
Qui facciamo affari, non beneficenza!
- Il principio di differenza di Rawls
- L'equità come rispetto dell'uguaglianza ontologica
- L'equità come garanzia delle condizioni per lo sviluppo della persona umana
Noi siamo squali
- Il riduzionismo antropologico dell'utilitarismo
- La persona umana secondo l'approccio delle capacità
- Lupo asociale o animale politico?
- La comunità e il mercato come mezzi di immunizzazione dell'altro
- Rapporti anonimi tra estranei o relazioni personali a tu per tu?
- La fioritura della persona umana come fine dell'azione
Che ragione hai tu di essere felice? Sei piuttosto povero...
- Un definizione di felicità
- In relazionalità come ingrediente essenziale della felicità
- In relazione come reciprocità nell'economia civile napoletana
- Felicità e povertà
- Felicità e ricchezza
- L'uso della ricchezza a favore di altri
- Il paradosso della felicità e gli indici del benessere
Un'impresa onesta e pulita
- L'anonimato del mercato come mezzo per lo sfruttamento dell'altro
- Il dilemma del prigioniero
- L'attenzione verso i valori morali
- Una questione di scelta e di libertà
- Il gioco della battaglia dei sessi
La nostra economia al momento è fragile almeno quanto l'ambiente!
- Breve sguardo sulle dimensioni del problema ecologico
- Breve storia della filosofia dell'ambiente
- Filosofie ambientaliste debolmente antropocentriche
- Filosofie ambientaliste non antropocentriche
- L'insegnamento delle filosofie ambientali: allargare il raggio del proprio interesse
- Imperatiti sempre più estesi (e impegnativi)
- Sviluppi sostenibile e decrescita serena
- Rivalutazione e riconcettualizzazione del concetto di sviluppo
Elenco degli imperativi morali
Bibliografia
Indice dei nomi
Marca | Lindau |
Data pubblicazione | Maggio 2016 |
Formato | Libro - Pag 264 - 14 x 21 cm |
ISBN | 886708495X |
EAN | 9788867084951 |
Lo trovi in | Libreria: #Crisi economica #Finanza etica |
MCR-NR | 116576 |
Giovanni Piazza (Roma 1937) docente della Scuola sperimentale di composizione al conservatorio S. Cecilia di Roma. Diplomato in corno, composizione e direzione d'orchestra e borsista a Berlino (1967-69). Tralascia progressivamente le attività di compositore "colto", direttore d'orchestra,... Leggi di più...
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