Perché viene il cancro? Com'è possibile sbarazzarsene quando si mobilitano a questo scopo tutte le forze, mediche e anche psichiche e mentali? Perché, con la stessa diagnosi e la stessa prognosi, alcuni se ne vanno e altri sopravvivono?
Le terapie per la cura del cancro, malattia fino a qualche anno fa addirittura innominabile, devono essere attuate da équipe di medici specializzati, tuttavia il supporto di uno psicoterapeuta può essere di grande aiuto all’essere umano che si cela dietro ogni paziente.
Anne Ancelin Schützenberger, psicoterapeuta, ricercatrice e insegnante universitaria, si è dedicata per oltre cinquant’anni al sostegno ai malati di cancro: rilassamento, visualizzazione positiva, lotta contro lo stress, analisi delle credenze, del contesto sociale e della storia di vita del malato, sono una parte importante della sua terapia, insieme alle ricerche che indagano la «lealtà familiare invisibile» e la «sindrome d’anniversario».
Perché guarire da una malattia grave richiede non solo assistenza medica ma anche voglia di vivere: il malato deve fare appello al potere di guarirsi che ciascuno di noi possiede e che può essere recuperato con il supporto della psicoterapia e con l’affetto di amici e familiari.
"Freud ricordava che ogni persona è come un iceberg: la parte visibile emersa non indica nulla sulla direzione dell'iceberg poiché i suoi nove decimi sono sott'acqua, invisibili e dunque imprevedibili.
Buon vento a tutti, happy landing e surfate bene sulle grandi onde della vita.
Anne, 90 anni, Parigi e Alta Savoia, di fronte al Monte Bianco, al suo splendore e alle sue nevi eterne."
- Anne Ancelin Schutzenberger -