Questo testo è un vero e proprio viaggio in questo prezioso organo legato indissolubilmente ai nostri destini biologici, sociali e politici.
Un organo che racconterebbe la sua storia - tragica, vittoriosa e in continua evoluzione - se solo noi avessimo orecchie per ascoltarlo.
In questo libro rivoluzionario, Leah Hazard parte da questi interrogativi per mettere in discussione luoghi comuni, narrazioni troppo a lungo condivise, affermazioni che poco hanno di scientifico, per guidarci alla scoperta della «vera storia del posto da cui veniamo», e lo fa avvalendosi di una vastissima letteratura scientifica ma anche attingendo a testimonianze dirette.
Il punto di partenza è che nel modo in cui questo organo viene trattato si riflette un’idea del femminile e della femminilità, con tutte le conseguenze del caso e le ricadute sul modo in cui affrontiamo temi come il concepimento, la gravidanza, il parto, ma anche il ciclo o la menopausa.
«Cosa fa l’utero quando non si prepara per ospitare un bambino, non nutre un bambino, non partorisce un bambino e non si sta riprendendo dopo aver ospitato un bambino?»
Prepariamoci dunque a guardare con altri occhi cose che davamo per scontate o che, semplicemente, abbiamo rimosso, e a sorprenderci scoprendone di nuove, accompagnati da una scrittura brillante, ironica, vibrante di passione e, in certi momenti, di giusta indignazione.
"Il corpo non è sporco. Non è un'oscenità da perdonare. Per il corpo non si deve chiedere scusa."
- Sonya Renee Taylor, The Body is Not an Apology