Il volume raccoglie i maggiori scritti filosofici e politici di Thoreau con due saggi inediti.
Oltre ai classici "Vita senza princìpi" e "Disobbedienza civile", il volume raccoglie il vibrante appello "Apologia di John Brown", il saggio "Dove ho vissuto e perché", e i due scritti inediti "Riforme e riformatori" e "Araldo della libertà". L'idea di politica, di Stato, di libertà si presenta in questi saggi come un unico affresco sull'esigenza di saper vivere: la politica che abbraccia la vita, che si fa prassi, responsabilità, ordine prima morale e poi civile.
In modo imprescindibile dal suo essere "il più vero tra gli americani", come lo definiva R. W. Emerson, Thoreau esorta a vivere a tutto tondo, a riconoscere la supremazia degli elementi naturali sull'artificio delle istituzioni umane, il primato della vita non-addomesticata e libera. Una lucida interpretazione, ancora oggi di grande attualità e forza, in cui si ripercorrono le tematiche che hanno reso Thoreau celebre in tutto il mondo: l'irriducibile libertà dell'uomo, l'invito ad obbedire alla propria coscienza più che a leggi e istituzioni, l'affermazione di un'etica basata sull'individualismo democratico.
Pesante, anche solo per un secondo, allo splendore delle vostre giornate se queste non fossero misurate solamente dal volume di utile monetario che riuscite a produrre, quasi come se il lavoro qualunque mansione voi svolgiate, sia privo di scopo, anche il più misero, se non quello di aumentare il vostro reddito, la piccola e folle montagna di byte e carta a cui socialmente e forse erroneamente abbiamo scelto di attribuire non un valore, ma il valore: assoluto e supremo.
Pensate ad uno stato libero che ci renda uomini e non sudditi, in cui i rapporti tra persone non siano dettati e vincolati all'interno di burocratici schemi normativi e legali, ma lasciati alla nostra coscienza, scanditi da una morale che sembra ormai scomparsa, da un animo che dovrebbe saperci guidare ed è invece ridotto ad una semplice appendice di un codice civile.
Pesante alle disuguaglianze sociali che ancora divampano all'interno della società moderna, ai continui ritorni di politiche estremiste con evidenti richiami al razzismo se non ad un vero e proprio nazismo 2.0 di seconda generazione.
E poi pensate, anzi pensiamo tutti insieme, a quanto rendiamo ridicola la nostra vita: la sommatoria di un'infinita rincorsa all'accumulo di beni, una gara sociale in cui viviamo inghiottiti nell'agonismo e distaccati da qualsiasi rapporto con la natura, tanto da non conoscere nemmeno più l'origine una storia anche vaga di quello che mangiamo, dei materiali che compongono le nostre case, delle leggi che governano un universo materico che no, non è all'interno dello schermo del vostro pc, ma è sino a prova contraria la sede naturale in cui l'uomo ha vissuto per milioni di anni...