Data di acquisto: 24/10/2012
"Storia della bruttezza" è un libro che parla e rappresenta la bruttezza, ma non in senso stretto. Il libro di Eco è intelligente, ironico e molto ben scritto a mio modesto avviso. Sono tanti gli aggettivi che lo scrittore utilizza per parlare della bruttezza, aggettivi che però hanno un carattere nascosto che emerge durante la lettura. Umberto Eco parte dal principio che anche la bruttezza ha una sua storia e non deve essere compresa soltanto nella sua relazione antitetica alla bellezza. Eco scava nella storia in maniera profonda e dinamica. Tanti nomi compariranno infatti durante la lettura, come Platone per quanto concerne l'ambito filosofico, ma anche nella letteratura inglese. Si parla della bruttezza imposta sul mondo industriale attraverso la lettura di Dickens, della bruttezza nel mondo della musica, come nella traviata di Verdi. E' un libro dalle milel sfumature, simpatico, non leggero ma assolutamente imrpevedibile e molto documentato, scritto con un linguaggio ironico, fluido e magistrale.