“Ritengo che la vera linea di ricerca sia costituita
dall’annotare e confrontare i più piccoli dettagli.”
Sir William Matthew Flinders Petrie
Analisi originale, approfondita, ponderata e del tutto inedita dei molti misteri ed enigmi dell’astronomia egizia, mediante l’osservazione dei soffitti astronomici delle tombe dei sovrani egizi e dei dignitari della XVIIIa, XIXa e XXa Dinastia e delle ricerche effettuate dai più importanti egittologi su questi argomenti.
L’osservazione dell’aspetto astronomico viene confrontato con gli estesi e precisi riferimenti astronomici contenuti nei testi letterari dell’Antico Egitto (“Testi delle Piramidi”, “Testi dei Sarcofagi” e “Libro dei Morti”).
Corredato di 135 Figure e di moltissimi riferimenti bibliografici.

Nel libro potrai scoprire:
- Teologia, cosmologia e astronomia: più facce di un’unica medaglia.
- Geroglifici criptati per “Cosmic Top Secret”.
- Il mistero dei geroglifici ribaltati: sottolineatura o …astrofisica?
- Le acque celesti e il Mondo Infero: viaggio ai confini dell’Universo?
- Tempo ciclico e tempo lineare per viaggi e distanze …siderali.
- Due Decani, le acque celesti, la Creazione e…la patria degli dei?
- La galassia dimenticata e la spirale dei 4 Decani: una rotta pluri-millenaria?
- Le acque celesti e il parere degli esperti: disattenzione o …“cover-up”?
- …e molto altro.
Prefazione di Mauro Biglino
In un mondo in cui religione e scienza spesso sono caratterizzate dallo stesso atteggiamento dogmatico, è fondamentale che menti aperte, colte e preparate, affrontino con ipotesi fondate la possibilità di schiudere nuove vie alla conoscenza. Questa necessità è tanto più forte quanto più si prende atto di un fatto evidente: molto, anzi troppo spesso, la scienza tradizionale non è in grado di fornire spiegazioni convincenti a elementi storici, culturali, archeologici che pongono problemi concreti.
Il passato è portatore di domande che rimangono senza riposta o che ricevono risposte incoerenti, non documentate e improbabili, elaborate al solo scopo di mantenere lo status quo, riaffermare ciò che viene ritenuto intoccabile e indiscutibile in nome di un dogmatismo ingiustificato. Tale dogmatismo è inaccettabile soprattutto quando condiziona ambiti culturali che per definizione dovrebbero invece dare spazio a ogni via che abbia anche solo una lontana possibilità di avvicinarci alla verità senza preclusioni preconcettuali, qualunque essa possa essere.
In ambiti in cui non esistono certezze – e l’egittologia è paradigmatica da questo punto di vista – ogni ipotesi che sia supportata da una documentazione e uno studio seriamente fondati deve essere presa in seria considerazione, analizzata, verificata allo scopo di trarne ogni spunto per formulare possibili risposte a domande che ne sono prive.
Il dr. Massimo Barbetta è una di quelle menti che sono guidate dalla curiosità, dal desiderio di sapere e di capire ciò che la cultura tradizionale non spiega, e che al contrario spesso occulta deliberatamente o interpreta con finalità precostituite. Il suo cammino è caratterizzato dalla volontà di verificare ciò che a ogni evidenza viene talvolta spiegato con superficiale sufficienza, ciò che viene dato per scontato in nome di una presunzione priva di giustificazioni. La verifica condotta con gli strumenti e la professionalità del chirurgo evidenzia che ciò che è dato per scontato potrebbe anche non esserlo; ciò che viene affermato come vero nella realtà delle evidenze documentali potrebbe essere diverso da quanto si crede e afferma nel rispetto di una tradizione culturale basata su presupposti che potrebbero non essere più validi.
Quanto segue è un esempio di come si possano aprire finestre nuove e fare entrare nuova luce nelle stanze spesso troppo buie della rigida tradizione dogmatica che governa il mondo della cultura. Basta porsi le domande giuste, cercarne le risposte con mente aperta e subito si schiudono nuovi mondi.
- Mauro Biglino