Data di acquisto: 22/07/2024
Un tema attualissimo che Murgia ha saputo descrivere molto bene e che tutti dovrebbero leggere, uomini e donne, per riflettere e far cambiare le cose in fretta.
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La violenza fisica, la differenza di salario, l'assenza della medicina di genere, il divario del carico mentale e del lavoro domestico, la discriminazione professionale e mille altri svantaggi sono concretamente misurabili anche quando non sempre misurati. La politica del linguaggio in questo scenario non sembra la cosa più importante da perseguire, ma è invece quella da cui prendono le mosse tutte le altre, perché il modo in cui nominiamo la realtà è anche quello in cui finiamo per abitarla.
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva.
Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse.
Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica.
Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di scopare di più, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta.
Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo.
Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.
Sono solo parole
Ringraziamenti
Marca | Einaudi |
Data pubblicazione | Marzo 2021 |
Formato | Libro - Pag 112 - 13,5x21 cm |
ISBN | 8806249185 |
EAN | 9788806249182 |
Lo trovi in | Libreria: #Saggistica sulle donne #Saggistica sulle donne #Eventi da non dimenticare #Comunicazione e relazioni #Comunicazione e relazioni |
MCR-NR | 191954 |
Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato Il mondo deve sapere, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. Ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede, nel... Leggi di più...
Data di acquisto: 22/07/2024
Un tema attualissimo che Murgia ha saputo descrivere molto bene e che tutti dovrebbero leggere, uomini e donne, per riflettere e far cambiare le cose in fretta.
Data di acquisto: 16/04/2021
Un libro da leggere, perchè secondo me fa riflettere su alcune cose, alcune parole o frasi, che sentiamo continuamente e che siamo troppo abituate a sentire. E non le consideriamo nel loro giusto significato ed implicazione. Anche per chi è più attento, comunque di fondo c'è un'accettazione inconscia di parole e frasi a cui purtroppo ci siamo abituate ed abituati a sentire. Un libro da leggere