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Perché Siamo Così Ipocriti sulla Guerra? — Libro

Un generale della Nato racconta

Fabio Mini




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Descrizione

La guerra non è solo manifestazione di potenza e spietatezza, essa nasconde anche l'inganno e l'ipocrisia.

Da sempre. Era falso il pretesto della guerra di Troia, Elena, per la quale non valeva certo la pena di intraprendere una spedizione di guerra e dieci anni di assedio. Era falso il pretesto dell'incidente del Tonchino che ha dato l'avvio alla guerra del Vietnam.

Era falso il massacro di Racak del 1999 che ha fornito il pretesto per la guerra in Kosovo.

Era falso il pretesto delle armi di distruzioni di massa di Saddam che nel 2003, in piena guerra afghana, ha aperto un secondo conflitto portando l'America al collasso d'immagine ed economico. Anche la pace è un pretesto ormai abusato e ipocrita.

Gli interventi militari diventano più accettabili se vengono declinati in tutte le salse inglesi usando il prefisso "Peace": keeping, making, enforcing, building, enhancing, support operations ecc.

Il termine "umanitario" esprime di per sé ipocrisia da quando ciò che si chiamava correttamente Diritto bellico è diventato Diritto umanitario.

Sono ipocrite anche le scuse umanitarie addotte per far la guerra a Gheddafi, non per quello che gli si è addebitato, che è tutto vero, ma per quello che si è taciuto sulla connivenza di chi lo ha difeso e persino di chi lo ha accusato. Mini pone cinque domande sulla guerra. A tutte risponde forte della sua esperienza e non fa sconti a nessuno.

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Scheda Tecnica
Marca Chiarelettere
Data pubblicazione Aprile 2012
Formato Libro - Pag 84 - 11x16
ISBN 8861902936
EAN 9788861902930
Lo trovi in Libreria: #Critica sociale #Conflitti nel mondo
MCR-NR 53404

Fabio Mini (Manfredonia, 11 dicembre 1942) è un militare e scrittore italiano, comandante della missione in Kosovo KFOR dal 2002 al 2003. Dopo gli studi presso l'Accademia militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino, si è laureato in Scienze strategiche per poi perfezionarsi in... Leggi di più...

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