Un libro che fa riflettere sulle storture della nostra società e dei nostri modi di vivere.
Aumento dei costi energetici, ricorrenti siccità, alluvioni improvvise, impennata dei prezzi di frutta e verdura...
Le cronache quotidiane ci dicono che è tempo di pensare a uno stile di vita più sobrio e autosufficiente.
Anche per questo motivo Tatiana e Pascal volevano intraprendere un progetto abitativo alternativo. Dopo averci pensato un po’, hanno deciso di provare a costruire una casa autosufficiente ispirata alla “earthship”. E non essendo architetti di professione, hanno cercato e trovato l’aiuto di alcuni progetti di costruzione partecipata.
Oggi sono praticamente autosufficienti sia dal punto di vista energetico (pannelli solari, una serra esposta a sud per catturare l’energia solare e una massa termica per immagazzinarla) che dal punto di vista idrico (raccolta e filtraggio dell’acqua piovana). Inoltre, coltivano un orto in permacultura per produrre raccolti abbondanti nel rispetto della biodiversità.
In questo libro condividono le loro esperienze di costruttori principianti e convinti sperimentatori dell’autosufficienza: offrono “ricette” per intonaci a base di terra e per costruire muri con bottiglie o pneumatici, e descrivono nel dettaglio le soluzioni low-tech che hanno messo in atto per ridurre il consumo energetico.
Perché l'autonomia?
La condizione in cui versa il nostro mondo può indurre legittima preoccupazione nelle generazioni presenti e in quelle future.
Lo sfruttamento eccessivo delle risorse, da parte e a vantaggio di una sola porzione dell'umanità, ha portato a innescare la sesta estinzione di massa sulla Terra, il superamento di gran parte dei limiti planetari e il riscaldamento del clima mondiale a un ritmo tragico, con un aumento della temperatura di 3-4 °C entro la fine del secolo. Le diseguaglianze sono più grandi di quanto non lo siano mai state nella storia dell'umanità.
Datare la rovina della nostra società avrebbe tuttavia conseguenze incerte. Innanzitutto, una tale predizione cristallizzerebbe l'attenzione su una data in particolare, come una moderna profezia della fine del mondo, con il rischio di passare da pazzi o da pazze se si dovesse poi superare quella data, in un mondo in cui la caccia al profitto porta ai peggiori (e ai più folli?) comportamenti predatori.
Anche oggi il fatto di non pensarci, di non prepararsi individualmente, ma soprattutto collettivamente, non ha fatto altro che aggravare la situazione. Può non essere sempre facile avere a disposizione il cibo, visto che i terreni agricoli sono sempre più adibiti a monocolture ed è aumentata la dipendenza dalle importazioni, nonostante l'autonomia alimentare fosse uno degli obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC).
E difficile può essere anche l'approvvigionamento energetico, visto che pure in questo ambito si sono create dipendenze da fonti provenienti dall'estero. È chiaro, quindi, che riflettere sulle storture della nostra società e dei nostri modi di vivere è importante per il nostro avvenire (e che nell'ambito dell'autonomia, può anche capitare di fare scelte sbagliate).
Un manuale che ci invita a riflettere e ci aiuta a sognare, primo passo per mettere in pratica soluzioni che sono alla portata di tutti per raggiungere uno stile di vita sostenibile.
"Dobbiamo diffondere i nostri principi non con parole ma con atti, perché questa è la forma di propaganda più popolare, più potente e più irresistibile."
- Michail Bakunin -
"Ormai, l'atto supremo, il più bello, che l'umanità dovrà realizzare, sarà quello di soddisfare i propri bisogni vitali con i mezzi più semplici e più sani. Coltivare il proprio giardino o dedicarsi a qualunque attività generatrice di autonomia verrà considerato un atto politico, un atto di legittima resistenza alla dipendenza e all'asservimento dell'essere umano."
- Pierre Rbhi -