Le carte sono grandi, spesse, resistenti e i disegni davvero magnifici, evocativi, onirici, suggestivi: le bimbe ritratte abitano una sorta di mondo dei balocchi ricco di simboli e si muovono in scenari che rimandano a fiabe come Alice nel Paese delle Meraviglie, Hansel e Gretel, Pinocchio, Cenerentola, ma sempre su uno sfondo drammatico e soave insieme che affascina e seduce. Queste bimbe non ridono, né sorridono, sono cupe, sole, intente a scoprire inquietanti segreti o a compiere azioni terribili. Visivamente è tutto così magico e intrigante che poi leggendo l'interpretazione della carta che vai a pescare, e che ti ha appena ammaliato, ti imbatti in due frasi sbrigative che personalmente mi lasciano ogni volta insoddisfatta e disorientata. A mio avviso c'è proprio una forte discrepanza tra la bellezza indiscussa delle carte e il contenuto carente e superficiale del libretto. Peccato.