Ombre Nere — Libro
Il delitto mattarella tra mafia, neofascisti e P2
Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza
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Domenica 6 gennaio 1980. Un giovane dagli occhi di ghiaccio s’avvicina all’auto della famiglia Mattarella ed esplode alcuni colpi d’arma da fuoco verso il guidatore. La moglie, seduta accanto al leader democristiano, assiste pietrificata.
Piersanti Mattarella muore dopo un’inutile corsa all’ospedale.
Chi è il killer?
La vedova Mattarella lo ha visto bene in faccia e indica una somiglianza: per lei è Valerio Fioravanti, appartenente ai Nuclei armati rivoluzionari, frangia dell’estrema destra extraparlamentare.
Falcone imbocca la pista nera e nel 1991 chiede il rinvio a giudizio per Fioravanti e Gilberto Cavallini. L’indagine scava nell’attività politica del Presidente della Regione e nell’opera di moralizzazione da lui intrapresa in Sicilia: una svolta che aveva dato fastidio a molti.
Ma al processo a pagare con l’ergastolo sono solo i mafiosi della cupola di Cosa nostra, e nessuno dei killer verrà mai più individuato.
Piersanti Mattarella, fratello maggiore dell’attuale presidente della Repubblica, era intenzionato a proporre nell’isola l’alleanza Dc-Pci, la stessa linea indicata da Aldo Moro.
La direttrice politica dei due esponenti democristiani si interseca anche nel tragico epilogo: entrambi gli omicidi restano tutt’oggi segnati da troppe ombre.
Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza “riaprono” il caso Mattarella, proponendo documenti d’archivio e nuove rivelazioni, partendo dalle indagini avviate dal giudice Giovanni Falcone, ucciso nel 1992 nella strage di Capaci; analizzando il ruolo della P2 e dell’eversione “nera”, passando dalle lotte intestine al vertice di Cosa nostra fino alle manovre ambigue di don Vito Ciancimino; vagliando l’ipotesi che Mattarella, proprio come Moro, sia caduto in una trappola di ispirazione atlantica scattata per impedire in Italia “aperture” politiche incompatibili con gli equilibri internazionali.
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Marca | Rizzoli |
Data pubblicazione | Aprile 2018 |
Formato | Libro - Pag 275 - 14x22 cm |
ISBN | 8817103411 |
EAN | 9788817103411 |
Lo trovi in | Libreria: #Critica sociale |
MCR-NR | 155908 |
Giuseppe Lo Bianco, 50 anni, cronista giudiziario da ventitré anni, ha lavorato al «Giornale di Sicilia» e a «L’Ora» negli anni caldi della guerra di mafia, dal blitz del settembre 1984 dopo le dichiarazioni di Buscetta, che originò il primo maxiprocesso alle cosche, ai misteri delle... Leggi di più...
Sandra Rizza, 47 anni, per un decennio cronista giudiziaria all’Ansa di Palermo, ha imparato il mestiere negli stanzoni de «L’Ora» di Palermo, negli anni caldi della guerra di mafia, passando presto dalle cronache di ordinaria marginalità sociale alla cronaca nera e giudiziaria. Ha... Leggi di più...
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