Nel corso della sua lunga vita Gustavo Adolfo Rol (Torino 1903-1994) ha esplorato le possibilità umane ben al di là di quanto sia dato fare, o anche solo pensare, alla quasi totalità degli uomini, almeno all'interno della nostra cultura e dei nostri tempi.
La sua esperienza si pone, al tempo stesso, ''oltre l'umano'' e ''oltre l'incredibile'', rifiutando di farsi circoscrivere nei paradigmi della spiegazione razionale e nelle asettiche procedure di controllo scientifico, ma anche nei consueti schemi della parapsicologia e del paranormale.
L'appassionata testimonianza di Giorgio di Simone dà conto della straordinaria vicenda di Rol, introducendo il lettore sia al mondo dei suoi ''esperimenti'' - che inquietarono e avvinsero molti contemporanei anche illustri -, sia alla dimensione profonda e sofferta della sua umanità, tesa allo sforzo di alleviare le pene degli altri e di aprire, o anche solo indicare, una più ampia dimensione dello spirito.
Si tratta dunque di un libro di alto valore documentario: un "classico” nella letteratura che si è accumulata nel corso del tempo su Gustavo Rol a opera di "scettici" e "convinti”, critici e ammiratori, razionalisti e seguaci.
Insieme, è anche la storia di un'amicizia, coltivata in pochi intensi incontri tra l'Autore e Rol e poi in lettere, colloqui telefonici, corrispondenze incrociate: squarcio di luce prezioso sulla vita di uno dei più enigmatici protagonisti dell'avventura umana nel Novecento.
Gustavo Adolfo Rol (Torino 1903-1994), appartenente a una famiglia dell'alta borghesia piemontese con ampie possibilità economiche, dedica molto tempo alla lettura e a viaggi in Italia e all'estero. Uomo colto e brillante, si laurea in Biologia Medica a Parigi, in Legge a Torino e in Scienze Commerciali a Londra. Lavora in banca, poi e sempre per breve tempo, apre un negozio di antiquariato. Quindi si dedica ai suoi studi preferiti e alla pittura.
Iniziano così quella ricerca e quell'esplorazione sulle possibilità umane che giungono ben oltre quanto sia dato raggiungere, o anche solo pensare, alla quasi totalità degli uomini. Almeno all'interno della nostra cultura e dei nostri tempi.