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Odio la Resilienza — Libro

Contro la mistica della sopportazione

Diego Fusaro




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Descrizione

Essere resilienti significa subire le aggressioni di chi ha il potere senza battere ciglio. Eppure di fronte all'ingiustizia non dovremmo essere resilienti. Non dobbiamo sopportare, dobbiamo ribellarci!

Si fa un gran parlare di resilienza. Viene descritta come la virtù dell'uomo che ha capito come va il mondo. Nulla può spezzare il resiliente, perché è capace di assorbire qualsiasi colpo e resistervi, come il metallo regge l'urto e riprende la forma originaria. Tutti i media ne parlano in questi termini, ricorre nei discorsi dei governanti, abbonda nelle narrazioni sulla collettività.

Ma la resilienza è una favola, ci dice Diego Fusaro. Una fiaba della buonanotte cantilenata al fine di stordirci e farci assopire. È un incubo che minaccia il nostro futuro.

L'uomo resiliente è il suddito ideale. Si accontenta di ciò che c'è perché pensa che sia tutto ciò che può esserci. Non conosce nulla di grande per cui lottare e in cui credere. Ha abbandonato gli ideali e vivacchia convincendosi che il suo compito, la sua missione, sia di accettare un destino ineluttabile. Anzi, viene portato a pensare che proprio nella passività possa dare il meglio di sé.

È storia vecchia. Da sempre chi ha il potere ci chiede di subire in silenzio, di sopportare con stoica resilienza per poter agire indisturbato. Ma in questi anni ce lo chiede ancora di più: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di Mario Draghi ne è un esempio lampante, ma già nel 2013 il «dinamismo resiliente» era la parola d'ordine del World Economic Forum. Perché, certo, la resilienza è un profilo psicologico, ma anche un atteggiamento politico. I cittadini sono chiamati a fare propria la virtù dell'adattarsi senza reagire alle storture invocando il cambiamento.

Non è forse il sogno inconfessabile di ogni padrone quello di governare schiavi docili e mansueti? Eppure «vivere vuol dire adoperarsi per cambiare il mondo con i propri pensieri e con le proprie azioni» scrive l'autore: una vera e propria chiamata alle armi. «Riprendiamoci le nostre passioni annichilite da questa docilità. Frangar, non flectar

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Indice

1. Homo resiliens

  • Odio i resilienti
  • Ebete euforia. Fenomenologia dello spirito resiliente
  • Fare di ignavia virtù
  • Dominare con le parole

2. Avventure del concetto

  • Come i metalli. Il trionfo della reificazione
  • L’arte di «rimbalzare» e di «risalire» in barca dopo il naufragio
  • Un vocabolo passe-partout
  • La società adattiva
  • Una parola al potere, una parola del potere

3. Mistica della sopportazione

  • Del buono e del cattivo uso della resilienza
  • Imprenditori di sé e pedagoghi del disarmo della critica
  • L’occultamento delle contraddizioni oggettive
  • Subire il mondo in ginocchio

4. Accettare l’inaccettabile. La prosa della reificazione

  • Dal capitalismo dialettico della rivoluzione a quello assoluto della resilienza
  • Signore global-elitario e Servo resiliente
  • Postmodernità, o del vivere soddisfatti in una società insoddisfatta
  • Candido. Amor fati nel giardino globale
  • Smussare i conflitti. L’Io flessibile e la retorica del «lavorare su se stessi»

5. Ontologie resilienti

  • There is no alternative
  • Pigrizia fatalistica. La virtù dei pavidi?
  • La propria fetta di cielo. Soteriologia individualistica
  • Soluzioni biografiche a contraddizioni sistemiche
  • Cambiare se stessi per non cambiare il mondo

6. Convivere con l’insensatezza

  • Flectar, non frangar. L’arte di piegarsi pur di non spezzarsi
  • Una resa colma di gratitudine
  • La dose quotidiana di ingiustizie: la lezione di Paperino
  • Immaginare Sisifo felice

7. Sopportare non basta. Desideri di migliori libertà

  • Variare il coefficiente di inevitabilità e defatalizzare il mondo
  • Realtà e possibilità. Ciò che c’è non è tutto
  • Il diritto di spezzare catene
  • Come Antigone, colei che non si piega

Note

 

Scheda Tecnica
Marca Rizzoli
Data pubblicazione Maggio 2022
Formato Libro - Pag 197 - 14x22 cm
ISBN 8817162477
EAN 9788817162470
Lo trovi in Libreria: #Critica sociale
MCR-NR 205529

Diego Fusaro (Torino, 1983) è ricercatore nel settore disciplinare M-FIL/06 (Storia della Filosofia). Ha studiato "Filosofia della Storia" e "Storia della Filosofia" presso l'Università di Torino con i Professori Pier Paolo Portinaro, Gianni Vattimo ed Enrico Pasini. Nella stessa... Leggi di più...

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