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Non è Storia Senza i Vinti — Libro
La memoria negata della guerra civile
Giampaolo Pansa
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"Ho soltanto seguito il mio desiderio di verità. Perchè quel che ho vissuto da bambino, e che non ho più dimenticato, mi ha insegnato che la storia è bugiarda se non parla anche degli sconfitti. insomma, non c'è storia senza i vinti"
Giampaolo Pansa
Se Giampaolo Pansa è stato un giornalista stimato per la sua onestà, un giornalista “democratico e di sinistra”, se i suoi libri e i suoi articoli sulla Resistenza gli hanno procurato persino il riconoscimento di Grande Ufficia-le della Repubblica da parte del presidente Ciampi, come è possibile che, per aver completato la verità sul “biennio fatale 1943-45”, si sia trasformato in un falsario o, per i suoi peggiori detrattori, nientemeno che in un fascista?»
Non è storia senza i vinti nasce dalla volontà di trovare una risposta a questo quesito, espresso in modo quanto mai diretto nell’introduzione di Adele Grisendi Pansa. Perché quanto accaduto nel dibattito storico-politico del nostro Paese in seguito al grande successo dei libri cosiddetti «revisionisti» di Pansa necessita di essere riproposto.
In queste pagine si cerca di farlo pubblicando, insieme ad alcune pagine che compongono il suo «ciclo dei vinti», una parte delle recensioni e delle interviste che i maggiori giornali italiani – di diverso orientamento – hanno dedicato a I figli dell’Aquila (2002), a Il Sangue dei vinti (2003), a I tre inverni della paura (2008) e alle altre opere pansiane che, nei primi anni Duemila, hanno svelato per intero quanto accaduto tra il 1943 e il 1945, comprese le responsabilità dei «resistenti». In una guerra civile fatta anche di crimini e vendette e uccisioni da entrambe le parti, di omicidi mirati proseguiti almeno fino al 1948.
La «lezione» di Pansa, così influente sotto il profilo storico quanto della memoria collettiva, trova qui la sua evoluzione a partire dai primi anni Duemila. Riusciamo così a seguire l’accendersi del dibattito sulle «scomode» verità di un giornalista decisamente antifascista, e le reazioni spesso veementi e sdegnate degli ormai ex «compagni» e dei movimenti che cercarono – inutilmente – di silenziarne la voce. Al tempo stesso, cogliamo la sintonia dei tanti, intellettuali e semplici lettori, che hanno trovato nel coraggio di Giampaolo Pansa la restituzione all’Italia di un pezzo di memoria fino ad allora negata.
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Marca | Rizzoli |
Data pubblicazione | Febbraio 2022 |
Formato | Libro - Pag 294 - 14x22 cm - cartonato |
Formato copertina | cartonato |
Note | Con sovraccoperta |
ISBN | 8817160911 |
EAN | 9788817160919 |
Lo trovi in | Libreria: #Saggistica e cultura |
MCR-NR | 202394 |
Giampaolo Pansa è un giornalista e saggista (Casale Monferrato 1935). Ha iniziato l'attività giornalistica nel 1961, collaborando con vari quotidiani italiani. Vicedirettore della Repubblica dal 1978 al 1991, nel 1991 è divenuto condirettore del settimanale L'Espresso. Autore... Leggi di più...
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