Data di acquisto: 22/06/2018
Ottima lettura per insegnare ai bambini a non fidarsi degli ismi e a cercare da soli la propria strada.
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Non esiste crimine più odioso dell’indottrinamento religioso dei bambini.
Vedere
un bambino passare, nel corso delgi anni, dalla gaia spensieratezza,
spontaneità di pensiero, impudenza dissacrante e serena noncuranza
delle convenzioni borghesi, alla cupezza, autocensura, senso di colpa e
artificiosità di pensiero indotta dal martellellamento religioso, è la
cosa più deprimente e triste a cui si possa assistere.
I
genitori, i parenti, gli insegnanti, gli amici, i mass media e i
professionisti della menzogna (il clero) concorrono più o meno
consapevolmente a questo crimine, trasformando un essere umano normale
(un cosiddetto “ateo”) che non conosce e non ha nessun bisogno di dei,
santi, paradisi, inferni, miracoli, preghiere, ecc., in un essere
in-umano (un cosiddeto “credente”), cioè un individuo che ha rinunciato
alla propria finitezza, alla propria appartenenza alla natura, per
abbracciare la follia e la menzogna di una presunta eternità.
Cercare di rimediare a questa spaventosa mattanza del pensiero e della coscienza, è un’impresa titanica, ma si deve iniziare.
Per
prima cosa non bisogna essere gli aguzzini dei propri figli e quindi è
assolutamente necessario non battezzare, non comunicare, non cresimare,
non scegliere l’insegnamento di religione nelle scuole per i propri
bambini. Sembrerebbe una cosa ovvia, ma quanti genitori sedicenti atei,
comunisti, anarchici, ecc, abbiamo visto spingere i propri figli verso
le fauci divoratrici di “Santa Madre Chiesa”, condannandoli
irrimediabilmente al cancro della fede?
E poi, proteggere i
bambini (cosa non facile negli attuali regimi clerical-borghesi) dagli
assalti continui e soffocanti delle pervasiva propaganda religiosa,
rafforzando il naturale buon senso e spirito pragmatico di ogni
bambino, che non si metterà mai a parlare di dio o di vita eterna, a
meno che qualcuno non abbia già provveduto a fargli il lavaggio del
cervello.
Questo libro è sicuramente uno strumento
indispensabile per raggiungere tale obbiettivo, ma siamo solo
all’inizio: a quanto ci risulta, si tratta della prima pubblicazione
del genere in Italia e nell’Europa occidentale. Discorso diverso per
l’Urss e i vari paesi socialisti , dove questo tipo di libri o riviste,
erano diffusissimi, addirittura fin dal 1917 nel paese dei Soviet, con
buona pace di tutti gli analfabeti pappagalli della denigrazione
antisovietica, lo sport più imbecille e diffuso a livello mondiale.
Ma
questo racconto per bambini, nato in Germania, ha rischiato di avere
per poco questo primato, dato che Ursula von der Leyen (Cdu), "Ministro
tedesco per la Famiglia, gli Anziani, le Donne (sic!) e i Giovani", ha
cercato in ogni modo, ma senza riuscirci, di far ritirare il libro dal
commercio, poichè provocherebbe il "disorientamento etico-sociale dei
bambini e dei giovani”.
Ha! Meraviglie delle “democrazie liberali”, ovvero delle dittature capitalistico-clericali!
Pensi al deprimente contrasto tra la radiosa intelligenza di un bambino sano e la debolezza intellettuale dell’adulto medio. E’ proprio possibile che una parte notevole di colpa in questa relativa atrofia l’abbia l’educazione religiosa.
Marca | Asterios Editore |
Data pubblicazione | Novembre 2008 |
Formato | Libro - Pag 39 - 17x24 - cartonato |
Formato copertina | cartonato |
Note | Illustrato a colori |
ISBN | 8895146131 |
EAN | 9788895146133 |
Lo trovi in | Libreria:
#Fiabe, miti e leggende
Mamma e Bimbo: #Fiabe, miti e leggende |
MCR-NR | 24741 |
Data di acquisto: 22/06/2018
Ottima lettura per insegnare ai bambini a non fidarsi degli ismi e a cercare da soli la propria strada.
Data di acquisto: 17/11/2014
Una rivelazione! Ci è stato regalato da un amico, visto che siamo atei e che non abbiamo battezzato i nostri figli. Che lettura stimolante e insolita!! Le illustrazioni sono...imponenti!! Molto molto espressive, catturano i piccoli lettori ma anche noi grandi. I testi non lasciano nulla in sospeso e non hanno certo peli sulla lingua! Il piccolo maialino e il suo amico riccio, da sempre felici e spensierati, si mettono alla ricerca di Dio incuriositi per averne sentito tanto parlare, ma al cospetto di un rabbino, di un vescovo e di un muftì vengono assaliti dal terrore. Chi parla loro di un dio iracondo che per punire gli uomini mandò un diluvio universale, chi parla di peccati lavati via col sangue di un uomo crocifisso, chi promette le fiamme eterne dell'inferno se non ci si comporta da bravi fedeli. Insomma, PAURA sembra essere la parola d'ordine. Io avrei evitato il sottotitolo che sa un po' di sfottò per i credenti (anche se mi diverte molto!), ma in una lettura così sopra le righe ci sta.