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Manuale Pratico di Lettura del Tarocchino Bolognese — Libro

Con materiali d'archivio e inediti

Rossella Giliberti



Valutazione: 3 / 5 (1 recensioni 1 recensioni)

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Descrizione

La divinazione e il significato delle lamine veniva tramandata oralmente e in dialetto, per via matriarcale. Il rituale di passaggio dei "saperi" avveniva e avviene la notte tra il 24 e il 25 dicembre, durante questa notte secondo la tradizione si aprono le porte tra il mondo degli uomini e la magia.

L’intento di raccogliere in un “sito cartaceo” le tradizioni popolari, storie e curiosità permettono a tutti gli interessati, di poter avere una raccolta di notizie da poter consultare.

Nella nostra pratica seguiamo la realtà della natura, quella circostante, quella dell’universo, quella umana e quella della società e le integriamo spontaneamente nei nostri movimenti.

Durante le conferenze e i corsi l’autrice consiglia di iniziare leggendo il testo, perché è lo specchio di ciò che è la divinazione, solo così si assapora il mondo dei tarocchi, il loro immenso potenziale, il fascino che emanano e comprendendo i simboli si entra nel racconto delle vite.

Si pensi a una Bologna nella seconda metà del 1400 dove gli studenti universitari portavano un grande fermento culturale, dove arrivavano persone dalle città vicine e dove gli scambi, non solo culturali ma anche di merci, rendevano fiorente la città.

Dalla vicina Ferrara si pensa che siano arrivati i primi mazzi di carte, (anche se fino a oggi ci sono ancora dei dubbi sull’attribuzione dell’origine che si contendono Ferrara, Bologna, Milano).

Agli inizi del 1500 era di moda giocare a carte con mazzi ridotti, forse per rendere più scorrevole e veloce la partita, ma che ha comunque lasciato tracce in quanto anche oggi il mazzo non viene usato in modo completo.

Al 1634 risale il mazzo inciso da Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634-1718).

È noto soprattutto per le sue numerose incisioni: immagini satiriche e moraliste, varie creazioni bizzarre e numerosi giochi da tavolo.

Tra i passatempi ideati da Mitelli, il più interessante è questa particolare interpretazione del Tarocchino bolognese, gioco praticato a Bologna fin dalla metà del Quattrocento.

Da qui parte questo straordinario volume!

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Scheda Tecnica
Marca Om Edizioni
Data pubblicazione Novembre 2022
Formato Libro - Pag 139 - 15x21 cm
Note

con materiali d'archivio e inediti

ISBN 8892722573
EAN 9788892722576
Lo trovi in Libreria: #Cartomanzia e pratiche divinatorie
MCR-NR 209891

Rossella Giliberti nasce e vive a Bologna, dopo avere conseguito la maturità magistrale ha lavorato per molti anni come insegnante, durante tale periodo si è avvicinata allo studio dei Tarocchino Bolognese, inizialmente come ricerca di equilibrio interiore poi come studiosa del... Leggi di più...

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Recensioni

Valutazione media: 3,0 stelle su 5

Voto medio su 1 recensioni dei clienti

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Recensioni dei clienti

Carlo D.

Recensione del 23/04/2024

Valutazione: 3 / 5

Data di acquisto: 19/04/2024

A parte un vistoso strappo ad una pagina, che ho dovuto riparare con lo scotch, mi aspettavo un testo più curato e accurato dal punto di vista tecnico. Gran parte delle spiegazioni riportate, infatti, si possono reperire in internet. Oltretutto manca un lavoro capillare di editing. La parte introduttiva e storica, di cui a un cartomante frega poco, è accettabile. Nella seconda parte invece i punti e le virgole sono stati lasciati probabilmente nel vecchio quaderno degli appunti. La scelta dei caratteri maiuscoli per riempire le pagine la trovo poco astuta. Carina invece l'idea di inserire uno spazio per gli appunti personali sotto ogni carta. L'arcano dell'Eremita, battezzato in dialetto bolognese "Incai" (termine non tradotto e per me incomprensibile), scopro solo in un video YouTube che significa "incaglio". In sintesi è un testo dai contenuti validi, che però dovrebbe essere ripreso, curato meglio e ripubblicato. Se l'autrice vuole mi faccia sapere che la prossima volta le sistemo la punteggiatura. XD

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